Uno studio U.S. ha sollevato un problema molto
attuale, quello del rapporto tra soddisfazione e
quantità, ad esempio quanta soddisfazione produce
mangiare tanto di un cibo goloso e quanta mangiarne
poco.
La questione è semplice ma con grandi implicazioni.
Lo studio ha scoperto che dando piccole quantità di
snack al cioccolato, o di patatine fritte o di torta
di mele, dopo un quarto d'ora la soddisfazione era
molto simile a quella ottenuta con grandi quantità.
Il che vuole dire che sapendo di disporre di piccole
quantità le persone si sono dimostrate capaci di
trarre più piacere da ogni singolo grammo mangiato.
La differenza nella soddisfazione ottenuta sia
riguardo il piacere che la fame non erano molto
diverse con piccole o con grandi quantità.
Secondo uno studio della Cornell University
pubblicato in gennaio 2013 e realizzato da Ellen van
Kleef, Mitsuru Shimizu, e Brian Wansink, a due
gruppi di persone sono state date diverse quantità
di cibi golosi: a un gruppo sono stati dati 100
grammi di cioccolato, 200 gr. di torta di mele ed 80
gr. di patatine fritte, mentre al secondo gruppo le
dosi erano rispettivamente di 10 gr., 40 gr. e 10 gr.
Tutti avevano per mangiare il tempo che volevano ed
a ciascuno è stato chiesto di rispondere a un
questionario per dare un voto a gradimento,
familiarità e noia rispetto a quanto mangiato.
Il risultato è stato che le piccole porzioni, alla
fine, hanno soddisfatto praticamente come le grandi,
ma chi ha mangiato queste ultime ha consumato il 77%
in più di cibo.
La questione è anche culturale, l'abitudine al tanto
contrapposta a quella del poco e di conseguenza il
bisogno del tanto, perchè c'è l'abbondanza, e quindi
anche se sa di poco ne mangio di più, contrapposta
alla capacità di ottenere di più da ogni singola
unità, di trarre tutto il piacere possibile ed il
nutrimento possibile dalle piccole quantità.
E' come parlare di un'automobile che consuma 20
litri per fare 100 km e di una che ne consuma 8. Per
uccidere una zanzara non è necessario un battaglione
di soldati con mitragliatrici, migliaia di
proiettili, elicotteri e bombe incendiarie, ma basta
colpirla con una mano al momento giusto. E' una
questione di modi di vivere, di parametri, di
capacità che rendono la vita più facile ed infine
più soddisfacente, o meno.
Per saperne di più
Van Kleef, Ellen, Mitsuru Shimizu and Brian Wansink
(2013). Just a bite: Considerably smaller snack
portions satisfy delayed hunger and craving, Food
Quality and Preference, 27(1):96-100
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0950329312001188
(MDN)
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