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Come non sacrificare la gola per la salute (24/01/2017)

Quando si parla di cibo e salute si entra un po' nel mondo delle meraviglie, dove avanziamo tra l'incudine ed il martello: da una parte c'è chi spinge verso una cucina triste, senza piaceri, con l'infondata pretesa di essere salutare (mai illusione fu più miope...) e dall'altra piccoli e grandi saccenti si arricchiscono vendendo fumo con la pretesa di essere i depositari dei piaceri della gola.

Ma torniamo con i piedi per terra e proviamo ad affrontare il problema della coesistenza tra una buona alimentazione (in senso lato, buona e sana) ed uno dei veleni cancerogeni di cui si è parlato a lungo: l'acrilamide.

L'acrilamide è quel veleno che si forma quando la temperatura di cottura cresce troppo per troppo tempo, come nelle patatine fritte o nelle righe nere sui cibi grigliati o il brucicchiato del pollo arrosto.

Un invito finalmente equilibrato viene dalla britannica Food Standards Agency che ha lanciato la campagna ‘Go for Gold’ con la quale invita a sostituire il bruciato con il dorato, ricordando le fonti più diffuse di acrilamide (nel Regno Unito):

I cibi contenenti amido come le patate e il pane, i cereali, come quelli della prima colazione ed i biscotti dolci.
Una ricerca U.K. ha trovato il livelli più alti di acrilamide nei gruppi degli snack (360 µg/kg), delle patate (181 µg/kg) e dei cereali misti (65 µg/kg).

La U.K. Food Standards Agency invita a cucinare cibi dorati al posto di cibi bruciati, sia che si frigga, si cuocia al forno, si stia tostando o arrostendo, specialmente (ma non solo) cibi con amido, ortaggi a radice e pane.
A dire il vero non è una regola nuova, dato che è alla base di molte delle ricette tradizionali delle nostra cucina, ma forse lo è meno per quanto riguarda la cucina U.K.

Nel caso si stiano cucinando alimenti pre-lavorati industrialmente e non le materie prime che ne sono alla base, seguire scrupolosamente le istruzioni date dal produttore, sia riguardo le temperature che i tempi.

Se volete farle fritte o arrosto non tenete le patate crude in frigorifero perché innalzereste i livelli di acrilamide. Le patate dovrebbero essere conservate al buio, in luogo fresco non sigillato, a circa 6°C, come un cestino di paglia.

Mangiare in modo vario, più pasti al giorno aiuta sicuramente a limitare le fonti di acrilamide.

E poi è sempre una questione di misura: mangiare ogni tanto qualcosa di goloso più bruciato che dorato probabilmente non sarà quello che ci farà venire un cancro, ma ci regalerà preziosi attimi di piacere. Mangiare sempre come regola cibi troppo cotti, sicuramente potrà contribuire all'insorgere di qualche tumore.

Per saperne di più
Food Standards Agency
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Acrylamide in the home: the effects of home-cooking on acrylamide generation
Link...

Total diet study of inorganic contaminants, acrylamide & mycotoxins
Link...

Marco Dal Negro