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Inquinamento da campi artificiali

 

Dall’invenzione della radio a oggi il livello medio dell’intensità dei campi elettromagnetici è salito di un milione di volte, mentre le conoscenze scientifiche sugli effetti che queste possono provocare sulla salute hanno ancora ampi margini di incertezza.

Fonti
I campi elettromagnetici artificiali sono prodotti da :

Elettrodotti

Gli elettrodotti sono la fonte più preoccupante. Le linee ad alta tensione hanno quasi in tutto il mondo una frequenza di 50 Hz con tensioni da 132 kV a 380 kV. Al di sotto di una linea a 380 kV il campo elettrico è di circa 10 kV/m, spostandosi lateralmente esso decresce rapidamente a circa 5 kV/m (valore limite di esposizione fissato dal DPCM del 23 Aprile 1992).

All’interno di un’abitazione la componente elettrica del campo arriva ridotta da 10 a 100 volte, in quanto viene schermata dalle strutture che compongono l’edificio; il campo magnetico invece non viene schermato.Anche le linee elettriche dell’impianto domestico, soprattutto se ad anello chiuso, causano campi elettrostatici per differenza di potenziale fra i conduttori, e campi elettromagnetici dovuti al flusso di corrente.

Elettrodomestici

Nelle nostre case sono presenti numerosi elettrodomestici che quando sono in funzione producono campi elettromagnetici, questi campi hanno fortunatamente un raggio d’azione breve (circa un metro) e in molti casi l’utilizzo degli apparecchi dura poco tempo. 

I valori nella tabella sono i massimi rilevati per categoria di apparecchio e sono espressi i microtesla.

ELETTRODOMESTICO

a 3 cm

a 30 cm

a 1 m

Rasoio elettrico

1500

9

0.3

Aspirapolvere

800

20

2

Asciugacapelli

750

10

0.3

Minipimer

450

4

0.02

Forno a microonde

200

8

0.6

Lampada fluorescente

200

3

0.06

Fornello elettrico

80

4

0.2

Lavatrice

50

3

0.15

Televisore

50

2

0.15

Ferro da stiro

30

0.3

0.025

Tostapane

18

0.7

0.01

Lavastoviglie

7

1

0.08

Macchina per il caffè

7

0.5

-

Forno

3

0.5

0.4

Frigorifero

1.7

0.25

0.1

 

Apparecchiature per il lavoro

Nell’ambiente lavorativo sono presenti situazioni diverse; negli uffici sono principalmente i computer ad emettere campi elettromagnetici, nelle industrie per esempio tutti i trattamenti ad alte temperature sono a rischio; nel settore della telecomunicazione e nei laboratori di ricerca e frequente la possibilità di essere esposti alle onde.

Antenne per trasmissioni.

I campi elettromagnetici sono anche un effetto collaterale delle tecnologie ad alta frequenza.
Nelle telecomunicazioni esistono principalmente due diverse categorie di apparecchi : quelli diffondono l’energia tentando di coprire la più ampia superficie possibile (radio, televisione, etc.) e i sistemi direttivi che inviano un fascio a piccola ampiezza in un punto preciso a grande distanza (ponti radio, comunicazioni spaziali). Questi campi non hanno valori rilevanti a meno che non siano posti sulla sommità di edifici (vedi stazioni per telefonia mobile).Infine gli impianti per le comunicazioni satellitari e i radar, sono apparecchiature che danno origine a forti campi elettromagnetici, che sono però molto localizzati e collocati in zone distanti dai centri abitati.

Effetti

Secondo alcune ricerche avanzate nel campo della biologia molecolare, il campo elettromagnetico ha un ruolo di coordinatore e messaggero della dinamica biologica, in quanto l’interazione elementare tra atomi e molecole è di tipo elettromagnetico.Se ne deduce che campi elettromagnetici di tipo, intensità e frequenza molto diversi da quelli esistenti in natura influiscano sui normali processi biologici alterandoli e determinando una condizione di stress e disordine elettrico all’interno delle cellule.I principali effetti riguardano : alterazioni degli scambi cellulari, danni cellulari che possono degenerare in forme tumorali e leucemiche, stanchezza, disturbi circolatori, nervosismo, insonnia, depressione.
L’esposizione ai campi elettromagnetici artificiali va considerata nociva, mentre sono biologicamente utili le radiazioni del campo naturale.

Metodi di indagine

In caso di inquinamento elettromagnetico grave (presenza ravvicinata di elettrodotti o antenne per trasmissioni) è meglio rivolgersi agli enti che effettuano analisi ambientali.
Per effettuare invece delle misurazioni dei campi generati all’interno della propria casa esistono piccoli strumenti molto sensibili che consentono di effettuare semplici verifiche.Rivelatore di fughe: emette un crepitio in presenza di una fonte di elettricità.
Misuratore di campi elettrostatici: misura le intensità dei campi generati dagli elettrodomestici espressi in Volt al metro.
Rilevatore di campi magnetici: consente di misurare il sovraccarico magnetico generato da apparecchi e impianti elettrici espressi in MilliGauss.

Precauzioni

Per ridurre l’esposizione ai campi generati dalle linee ad alta tensione sono state studiate varie soluzioni: la più facile è quella di elevare le torri aumentandone la distanza dal suolo, oppure compattando i cavi, non oltre una certa soglia per ragioni di sicurezza. La soluzione più efficace sarebbe quella di interrare i cavi (si otterrebbe un abbassamento del 90% del campo elettromagnetico) ma incontra notevoli resistenze per via dei costi molto elevati.
Non potendo noi influire sul posizionamento degli elettrodotti, dobbiamo limitarci ad alcune precauzioni soprattutto se stiamo per acquistare una nuova casa.

  • Verificare le distanze dalla casa di tralicci o linee di alta tensione i limiti di legge sono da considerarsi insufficienti (10 metri per linee fino a 130 kV, 18 metri per linee fino a 220 kV, 18 metri per quelle fino a 380 kV). 

  • Verificare anche la distanza da ripetitori radiotelevisivi e per telefonia radiomobile.

  • Utilizzare per l’impianto elettrico domestico cavi schermati e disgiuntori di corrente che disattivino l’impianto almeno durante le ore di sonno.

  • Evitare di posizionare il letto contro pareti che siano attraversate da cavi elettrici o dietro le quali vi siano televisori,frigoriferi, lavatrici ecc.

  • Non lasciare apparecchi elettrici accesi inutilmente e spegnerli con l’interruttore centrale disattivando i led luminosi.Rispettare le distanze di sicurezza dai monitor (almeno un metro).

  • Arieggiare le stanze durante e dopo il funzionamento degli elettrodomestici per disperdere gli ioni positivi.

 


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