I ricercatori della A&M University hanno clonato un
animale per riprodurre, per la prima volta, la sua
eccezionale capacità di resistere alle malattie.
Un vitello è stato clonato con materiale genetico
raccolto quindici anni fa da un toro che era
naturalmente immune a malattie come tubercolosi,
salmonellosi e brucellosi.
Il mese prossimo inizieranno i test per vedere se il
vitello ha ereditato questa resistenza
straordinaria.
L'obiettivo della ricerca è creare vitelli immuni
dalle malattie, che potrebbero rendere l'allevamento
più efficiente ed incrementare la produzione di
carne bovina nel mondo.
La possibilità di clonare un animale resistente a
tali malattie, secondo gli autori dell'esperimento,
ridurrebbe il rischio di contagio anche per l'uomo.
Inoltre, clonazioni di questo tipo, sempre secondoi
ricercatori della A&M University, porterebbero una
soluzione al problema generato dall'uso di
antibiotici su scala industriale, ovvero la comparsa
di agenti patogeni resistenti ai farmaci.
Da tempo gli ambientalisti e gli animalisti si
oppongono alla clonazione su larga scala e
sottolineano come la prospettiva di produrre animali
in serie attraverso la clonazione costituisca una
grave perdita di biodiversità, pericolosissima per
la sopravvivenza delle specie in caso di una
qualsiasi epidemia. Una serie di animali tutti
esattamente uguali hanno infatti meno probabilità di
riuscire a trovare le risorse per resistere a una
malattia letale.
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