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Cos'è
la depressione ?
La depressione come perdita
del sentimento della vita
In
questo caso il sentimento di autosvalutazione raggiunge un apice: la
persona può arrivare a sentirsi l'essere più abietto della terra o il
peggior criminale; anche il sentimento di tristezza acquisisce una sorta
di strana autonomia: diviene perdita del sentimento della vita, in cui il
soggetto si sente sempre più distaccato dal corpo e dalle sue azioni.
L'autosvalutazione e la perdita del sentimento della vita inglobano sempre
più tutte le attività della persona, senza più spiragli. In certi casi,
alla fase depressiva, si alterna quella maniacale. Il soggetto riconosce
l'esagerazione, l'eccesso e alla fine anche la costrizione dell'euforia
maniacale: si sente costretto internamente.
Le
condizioni che si presentano anche nelle altre forme depressive,
raggiungono una intensità massima. L'insonnia può raggiungere livelli di
irrequietezza disperata. La rottura della capacità decisionale può
raggiungere livelli tali che la persona può sentirsi immersa in uno stato
di assoluta estraneità rispetto a tutto. L'irritabilità, che facilmente
diventa rabbia, si accentua molto, e ad essa si può aggiungere il
pensiero della cattiveria delle altre persone. Il pensiero del suicidio
può essere costantemente presente, oppure lo stato d'animo può essere
così depresso da essere già sentito come una forma di morte. Le
attività che risultano in genere fonte di soddisfacimento o di gioia
risultano difficili, anche a causa di pensieri bizzarri che interferiscono
nell'attività.
In
questi casi, è necessario, senza dubbio, l'aiuto terapeutico. Il
soggetto può non riuscire a risolvere da sé il problema. Ha bisogno da
un lato di qualche cosa che metta un freno a questa volontà interna che
schiavizza; e nello stesso tempo di ottenere almeno un momentaneo riposo,
attraverso la sospensione degli obblighi sociali, di lavoro o famigliari.
Il ricorso ai farmaci in questi casi deve essere sempre considerato
seriamente, come uno strumento per ritornare davvero a vivere.
(Dott.ssa
Silvia
Cavalli, Dott. Luigi Colombo
e Dott. Uberto Zuccardi Merli)
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