Il processo di invecchiamento del corpo umano è
oggetto di continui studi per cercare il modo di
rallentarlo. Anche la pelle è oggetto di parte di
questi studi.
Un gruppo di ricercatori dell'Institut national de
la santé et de la recherche médicale, INSERM, ha
appena definito i meccanismi cellulari e molecolari
coinvolti nel mantenimento delle cellule della pelle
e nella cura della pelle con il passare degli anni.
Ad occuparsene il gruppo ATIP-Avenir “Homéostasie et
tumorigenèse épidermiques”, diretto da Chloé Féral,
ricercatrice dell'INSERM all’Institut de recherche
sur le cancer et le vieillissement (Inserm/CNRS/Université
Sophia Antipolis).
Il rinnovamento della pelle è assicurato da
cheranociti staminali che hanno due proprietà:
divisione attiva e differenziazione. Ogni
cheranocita produce due cellule figlie identiche:
una resta sul posto per dividersi nuovamente e
l'altra migra verso il livello superiore, lo strato
della differenziazione, dove fornirà i diversi tipi
di cellule della pelle.
Questi meccanismi, descritti in vivo nei topi,
coinvolgono la molecola CD98hc che contribuisce al
rinnovamento dell'epidermide e che potrebbe essere
considerato un indicatore della capacità della pelle
di rigenerarsi.
L'epidermide, che è la parte superiore della pelle,
è composta principalmente da cheranociti che, negli
esseri umani, si rinnovano continuamente secondo un
ciclo di 21 giorni.
Queste cellule sono poste su di una membrana
costituita da componenti della matrice
extracellulare che fa da congiunzione con il derma,
la parte profonda della pelle.
L'epidermide si rinnova grazie alla proliferazione e
differenziazione delle cellule che mantengono
l'equilibrio dei tessuti adulti. L'equilibrio,
chiamato omeostasi, è indispensabile per il corretto
funzionamento dei tessuti e le sue alterazioni sono
responsabili per i cambiamenti fisici associati
all'invecchiamento: rilassamento cutaneo dovuto ad
una minore proliferazione di cellule, difetti nella
guarigione delle ferite, perdita di peli, ecc.
i ricercatori hanno studiato diversi fattori
cellulari coinvolti nel mantenimento di questo
equilibrio, e tra questi è stata prestata
particolare attenzione alla molecola CD98hc, nota
per le sue interazioni con i recettori che causano
l'invecchiamento della pelle.
Con l'età, l'attività del trasportatore CD98hc e
delle integrine (recettori connessi a componenti
nella matrice extracellulare) viene perturbata,
anche se fino ad ora, i meccanismi interessati non
erano mai stati identificati.
Questo lavoro ha stabilito il ruolo del gene CD98hc
nel mantenimento dell'equilibrio della pelle. I
ricercatori hanno decifrato i complessi meccanismi
connessi con il CD98hc, in particolare la
sregolazione delle integrine causata dalla mancanza
di questa molecola in vivo, confermando quanto
trovato in vitro, e cioè che il trasportatore di
aminoacidi CD98hc modula il segnale integrine,
indispensabile per il rinnovamento della pelle.
Per
saperne di più sulle cellule staminali...
Per saperne di più
The results were published in the Journal of
Experimental Medicine review (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23296466)
http://www.inserm.fr/
(MDN)
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