IBM e Institute of Bioengineering and Nanotechnology
hanno sviluppato un nuovo idrogel antimicrobico per
combattere i superbatteri e i biofilm
farmaco-resistenti. La applicazioni vanno dalla
sterilizzazione e protezione di superfici degli
ospedali e delle attrezzature sanitarie alla
possibilità di preparare trattamenti iniettabili.
L'idrogel sarebbe in grado di penetrare nei biofilm
batterici eliminando completamente i patogeni
semplicemente per contatto. L'idrogel sintetico che
si forma spontaneamente quando riscaldato dal corpo
è in assoluto il primo ad essere biodegradabile,
biocompatibile e non tossico, facendone un mezzo
ideale per combattere i noti rischi di infezioni
negli ospedali, per lavoratori, pazienti e
visitatori.
Normalmente per disinfettare le superfici nei
prodotti utilizzati si trovano alcol o candeggina,
ma passando al trattamento della pelle o del corpo i
patogeni che infettano sono ormai sempre più
resistenti, anche ai più recenti antibiotici.
L'idrogel antimicrobico sintetico è rimodellabile e
composto per il 90% da acqua e, se commercializzato,
è ideale per applicazioni come creme o sostanze
iniettabili per sterilizzate cateteri, impianti ed
altro.
I biofilm possono colonizzare quasi tutti i tessuti
e le superfici, sono raggruppamenti di batteri
presenti nella maggior parte delle infezioni e
resistono in diverse parti del corpo umano
contribuendo in modo significativo alle infezioni
che si trasmettono normalmente negli ospedali.
[_private/vid/salute/IBM-IBN-antimicrobial-hydrogels .htm]
Per ottenere il gel i ricercatori hanno realizzato
delle macromolecole strutturando specifici polimeri,
strutture molecolari contenenti un gran numero di
atomi che combinano solubilità nell'acqua, carica
positiva e caratteristiche di biodegradabilità.
Mescolati con l'acqua e riscaldati dalla temperatura
del corpo i polimeri si raggruppano, si
autoassemblano, gonfiandosi in un gel sintetico
facilmente manipolabile, ben legato.
Quando applicato alle superfici contaminate le
cariche positive del gel attraggono tutte le cariche
negative delle membrane microbiche, come in un buco
nero gravitazionale, distruggendole e con esse
distruggendo ogni possibilità di sopravvivenza e di
replicazione.
Resterà da verificare se e come il gel potrà
risparmiare l'enorme quantità di batteri
indispensabili per la vita del corpo umano: i danni
causati in questo senso dagli antibiotici sono
sempre più riconosciuti così come la funzione
irrinunciabile di molti batteri senza i quali, dalla
digestione al corretto funzionamento del sistema
immunitario, il corpo sarebbe cadavere. Ma si tratta
sempre di priorità, è per questo che la tendenza è
verso un uso più limitato ed intelligente degli
antibiotici, ed anche nel caso del gel sarà
sicuramente la verifica sul campo che definirà
limiti di una scoperta probabilmente di enorme
portata e valore.
Per saperne di più
IBM
Angewandte Chemie
http://onlinelibrary.wiley.com/journal/10.1002/%28ISSN%291521-3773
(MDN)
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