E'
possibile rilevare con molti anni di anticipo,
attraverso analisi del sangue, la presenza di
anticorpi del pericoloso papillomavirus (HPV16) che
causa il cancro alla bocca ed alla gola, quando
trasmesso attraverso il sesso orale.
La
possibilità di scoprire l'HPV16 molto prima che che
la patologia sia clinicamente rilevabile è stata
comunicata da uno studio dell'International Agency
for Research on Cancer (IARC) in collaborazione con
il German Cancer Research Center (DKFZ) ed lo United
States National Cancer Institute (NCI), i cui
risultati sono pubblicati online dal Journal of
Clinical Oncology.
Lo
studio ha mostrato che gli anticorpi del virus HPV16
E6 nel sangue indicano un rischio molto alto di
sviluppare un cancro associato all'HPV nella zona
orofaringea.
Il Dr. Paul Brennan, Direttore della Genetics
Section allo IARC spiega che i risultati sono
importanti perchè fino ad ora non si sapeva se
questi anticorpi fossero presenti nel sangue delle
persone, prima che il tumore fosse clinicamente
rilevabile.
L'HPV
è più conosciuto per causare il cancro alla cervice
dell'utero e altri cancri genitali, ma è
responsabile anche di un numero crescente di cancri
alla bocca e alla gola, specialmente negli uomini, e
si stima che circa il 30% dei cancri orofaringei nel
mondo sia correlato con l'HPV, in particolare
l'HPV16.
Il
problema è stato portato alla ribalta dal caso
dell'attore di Hollywood Michael Douglas che ha
dichiarato pubblicamente che il cancro alla gola che
lo ha colpito è stato causato dall'HPV trasmesso
attraverso il sesso orale.
Il
cancro orofaringeo comprende i cancri alle tonsille,
alla parte orale della faringe, al palato molle ed
alla base della lingua.
Il
cancro orofaringeo è relativamente poco comune,
tradizionalmente associato all'uso massiccio di
tabacco e di alcol, ma negli ultimi decenni la sua
frequenza è aumentata considerevolmente nel mondo,
specialmente in Europa e nel Nord America. Si pensa
che questo incremento sia dovuto al crescente numero
di infezioni con HPV ed al cambiamento delle
abitudini sessuali con l'aumento della pratica del
sesso orale.
Il
nuovo studio ha preso l'avvio dai dati dei
partecipanti all'EPIC, European Prospective
Investigation into Cancer and Nutrition, che
interessa più di 500.000 persone di 10 paesi
europei, che sono entrate a far parte di EPIC negli
anni 90 e sono seguite da allora.
Dall'analisi dei dati si è visto che dei 135
individui che hanno sviluppato cancro orofaringeo,
47 avevano anticorpi del virus HPV16 E6 nel sangue
già 12 anni prima che la malattia si instaurasse.
Un
altra scoperta significativa è stata che i pazienti
con cancro orofaringeo che erano risultati positivi
per gli anticorpi contro l'HPV16 E6 prima della
diagnosi di cancro mostravano un tasso di
sopravvivenza, a 5 anni di distanza, pari al triplo
rispetto a quelli risultati negativi agli anticorpi.
Il
test per gli anitcorpi utilizzato in questo studio
era relativamente semplice ed economico e, se i
risultati dello studio venissero confermati,
potrebbe essere utilizzato entro cinque anni come
strumento per controlli su grandi numeri, affinando
però l'accuratezza dei risultati, perchè in questa
ricerca si è avuto l'1% di falsi positivi, di
persone, cioè, risultate positive mentre erano
negative.
Per saperne di più
IARC
(MDN)
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