La più grande associazione al modo di neurologi, The
American Academy of Neurology (AAN), ha preso
pubblicamente posizione riguardo alla pratica di
somministrare farmaci per aumentare le capacità
cognitive o della memoria e le capacità di
ragionamento, a bambini ed adolescenti sani,
definendo questa pratica sbagliata. Il documento con
la presa di posizione è pubblicato sul numero online
del 13 marzo 2013 di Neurology, la pubblicazione
medica della American Academy of Neurology.
I media U.S. si stanno sempre più occupando della
crescente tendenza ad adoperare farmaci per fare
rendere maggiormente bambini ed adolescenti nello
studio, e delle richieste da parte di genitori, di
somministrare loro farmaci per controllare la
cosiddetta Sindrome da deficit di attenzione e
iperattività, ADHD, quando i comportamenti risultano
inadeguati perchè non rispondenti ai canoni
previsti. Ciò deve avere allarmato l'associazione
dei neurologi che ha tempestivamente dedicato
diversi anni ad analizzare tutte le ricerche
disponibili e le istanze etiche per sviluppare un
documento ufficiale che prendesse posizione sulla
questione.
L'autore dell'articolo pubblicato sul giornale
ufficiale dell'associazione, William Graf, MD, della
Yale University in New Haven, Conn., membro della
American Academy of Neurology, sottolinea che i
medici che si occupano di bambini e di adolescenti
hanno l'obbligo professionale di proteggere sempre
al meglio l'interesse dei pazienti, di proteggere le
popolazioni vulnerabili e di prevenire il cattivo
uso dei farmaci.
William Graf continua definendo non giustificabile
la pratica di prescrivere a studenti sani farmaci
potenziatori neuro-cognitivi.
Il documento fornisce evidenze basate su dozzine di
motivi etici, legali, sociali e legati allo
sviluppo, sul perchè prescrivere farmaci stimolanti
della mente, come quelli per l'ADHD, a persone sane
è visto in modo diverso per bambini ed adolescenti
rispetto a com'è per persone adulte, attive e nel
pieno delle proprie facoltà di prendere decisioni.
L'Accademia ha posizioni diverse per quanto riguarda
i neurostimolanti per gli adulti.
L'articolo mette in evidenza molte ragioni contrarie
alla prescrizione di questi farmaci, tra le quali la
priorità dell'interesse dei bambini, la sicurezza e
la salute nel lungo termine, che non sono state
studiate nei bambini; bimbi ed adolescenti possono
non avere adeguate capacità di prendere delle
decisioni mentre le loro possibilità emotive e di
giudizio maturo si stanno ancora sviluppando; il
mantenere la fiducia tra paziente e medico, ed
infine il rischio di somministrare un eccesso di
farmaci e di creare dipendenza.
William Graf conclude sostenendo che il medico
dovrebbe parlare con il bambino di quanto richiesto
perchè potrebbe riflettere altre motivazioni
mediche, sociali o psicologiche come ansia,
depressione o insonnia. Ci sono alternative
disponibili a questi farmaci, come mantenere un buon
sonno, l'alimentazione e lo studio delle abitudini e
dell'attività fisica praticata.
Per saperne di più
Il documento completo:
http://neurology.org/lookup/doi/10.1212/WNL.0b013e318289703b
Il documento completo su questi farmaci ma per gli
adulti:
http://www.neurology.org/content/early/2009/09/23/WNL.0b013e3181beecfe.full.pdf
(MDN)
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