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Rispetto alle sigarette tradizionali quelle elettroniche possono contenere cancerogeni fino a 10 volte di più (01/12/2014)

Secondo quanto emerge da uno studio commissionato dal Ministero della Salute giapponese nel vapore di alcune sigarette elettroniche ci sono cancerogeni in quantità 10 volte superiore a quella contenuta nelle sigarette tradizionali. Tra le sostanze rilevate, ad esempio, c'è anche la formaldeide.

 

I test eseguiti utilizzando un apparecchio in grado di inalare, hanno considerato 10 set da 15 tiri cadauno.

Naoki Kunugita, uno dei ricercatori, sottolinea che, contrariamente a quanto si è cercato di far credere, non è vero che le e-cigarette sono prive di pericoli, ed anzi, la formaldeide, ad esempio, viene rilasciata in quantità maggiore quando il filo che fa vaporizzare il liquido aromatico, si surriscalda.

Kunugita invita a tenere presente che i produttori di e-cigarette le vendono sia come alternativa alle sigarette tradizionali che come cavallo di Troia per abituare al fumo i clienti più giovani.

Il governo giapponese ora intende regolamentare oltre ai prodotti contenenti nicotina anche quelli che contengono solo altre sostanze, ed ha commissionato questo studio proprio per raccogliere nuovi elementi.

In agosto l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha invitato i governi a vietare la vendita delle e-cigarette ai minorenni, perché rappresentano una seria minaccia, sottolineando anche il pericolo per la salute delle gestanti, dei nascituri e degli adolescenti.

Le autorità sanitarie U.S.A. hanno rilevato che il numero di giovani che ha provato le e-cigarette è triplicato dal 2011 al 2013.

Se da una parte i sostenitori delle e-cigarette ne rivendicano una maggiore salubrità, dall'altra gli oppositori rispondono che non vi sono ancora dati di lungo periodo sugli effetti di questo tipo di inalazione.

I dati dei CDC, gli U.S. Centers for Disease Control and Prevention, mostrano che il 4,5% degli studenti delle superiori afferma di avere usato e-cigarette almeno in un giorno nel mese precedente, contro l'1,5% del 2011 ed il 2,8% del 2012. Non è noto quanti abbiano provato almeno 1 volta nell l'ultimo mese senza rifarlo mai più.
Sempre secondo i CDC il 13% degli studenti delle superiori ha fumato recentemente sigarette tradizionali.

Anche altri paesi hanno preso posizione sull'argomento. La Thailandia ha vietato l'importazione delle pipe ad acqua tipo hookah e le sigarette elettroniche, prendendo esempio dalla Cambogia che lo aveva fatto ad inizio di questo anno.

Come sempre quella che sarebbe potuta essere una buona idea per chi voleva smettere di fumare è naufragata nelle nebbie e nel fumo della confusione, dove per massimizzare i guadagni tutti hanno detto di tutto, diventando tutti inattendibili.

Per saperne di più sulle dipendenze...

Per saperne di più
CDC - U.S. Centers for Disease Control and Prevention

World Health Organisation

Marco Dal Negro

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