Per ogni vita salvata dai programmi di prevenzione
per il cancro al seno, 5 donne vengono operate per
rimuovere tumori che non avrebbero mai creato
problemi.
La sovra-diagnosi dei tumori al seno emerge da studi
sia scandinavi che USA, indicando la necessità di
trovare un equilibrio tra prevenzione del rischio e
certezza dei danni legati alla sovra-diagnosi.
I risultati dei diversi
studi, pur di grandi dimensioni, sono ritenuti dagli
stessi ricercatori solamente indicativi, sono
controversi e con poche certezze: quella della
sovra-diagnosi con relativi interventi inutili è una
di queste.
La necessità di fare
prevenzione, pur ritoccandone le modalità è un'altra
certezza.
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Gli USA sono arrivati
alla conclusione che tra i 50 ed i 74 anni sia
opportuno effettuare la mammografia ogni 2 anni
lasciando libere di decidere le donne di età
inferiore ai 50 anni.
Alcuni studi ritengono
che la prevenzione abbia ridotto la mortalità mentre
altri indicano il contrario.
Il governo norvegese ha
realizzato uno screening per controllare le donne
tra i 50 ed i 69 anni relativamente al cancro al
seno e le conclusioni della commissione scandinava,
che si è confrontata a livello internazionale, sono
state contrastanti, ma in sintesi sono le seguenti:
- La sovra-diagnosi è
del 15-20%.
- Per ogni 27 donne che
non muoiono per il cancro al seno, altre 142 vengono
diagnosticate e sottoposte a terapie o interventi
inutilmente.
- Questi numeri sono
poco attendibili per come sono stati realizzati i
diversi studi, ad esempio non sono stati considerati
i trattamenti ormonali durante la menopausa e le
mammografie negli istituti privati.
- Dal punto di vista
sociale, l'equilibrio tra costi e l'effetto rimane
entro i livelli che le autorità sanitarie ritengono
accettabili per i servizi di assistenza sanitaria.
- L'obbiettivo dei
programmi di prevenzione scandinavi era quello di
ridurre la mortalità da cancro al seno del 30%, e a
seconda del punto di vista si stima che potrebbe
essere stato raggiunto, ma a carissimo prezzo a
causa delle sovra-diagnosi.
Nel 2013 le autorità
svizzere hanno indicato di sospendere i programmi di
screening, mentre il Regno Unito nel 2012 ha deciso
di proseguire.
Alla fine la decisione
dovrebbe essere lasciata a ciascuna donna, anche se
gli elementi per decidere non sono ancora tali da
permettere di farlo in modo consapevole.
La decisione tra un
grosso rischio potenziale ed un danno certo sicuro,
forse alla fine è legata più al carattere che alle
conoscenze scientifiche disponibili.
Per saperne di più
Norwegian University of Science and Technology
http://www.ntnu.edu/
Breast Cancer Screening, Incidence, and Mortality
Across US Counties
link...
Effect of Screening Mammography on Cancer Incidence
and Mortality FREE ONLINE FIRST
link...
Marco Dal Negro |