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Operazione alla prostata: difficilmente il sesso torna come prima
(27/05/2015)
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Con il cancro alla prostata l'operazione più comune
è l'asportazione totale della ghiandola, ma dopo, la
funzionalità sessuale diventa spesso molto più
problematica.
All'ultimo congresso della European Association of
Urology a Madrid è stato presentato uno studio che
mostra come questi cambiamenti nella sessualità sono
troppo spesso sottovalutati, soprattutto dai medici.
The Prostate - Henry
Gray - Anatomy of the Human Body
Dopo la prostatectomia
radicale il ritorno alla stessa attività sessuale di
prima è molto raro e le difficoltà ad avere erezioni
si fanno sentire. Un gruppo di ricercatori diretti
dal Dr. Mikkel Fode, dell'Herlev Hospital di
Copenhagen ha voluto verificare l'entità del
problema intervistando 210 pazienti quasi 2 anni
dopo l'intervento.
Normalmente la funzione
erettile viene valutata utilizzando l'International
Index of Erectile Function (IIEF), che è il test
ufficiale per misurare la funzionalità erettile, ma
che non è stato progettato in modo da tenere conto
delle specificità dei problemi conseguenti alla
prostatectomia radicale.
Il Dr. Fode si è reso conto che mancava almeno una
domanda specifica relativa ai cambiamenti della
funzionalità sessuale dal prima al dopo l'operazione
e l'ha inserita.
Ne è risultato un quadro
più aderente alla realtà rispetto a quanto avvenuto
fino ad allora, con solo il 6,7% dei pazienti che
dichiaravano di non avere subito cambiamenti nella
una funzionalità sessuale, contro il 23,3% che
secondo il questionario originale non avevano
mostrato peggioramenti dopo l'operazione.
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In fondo è bastato porre
la domanda più ovvia, quella di chiedere se era
cambiato qualcosa, ma, incredibilmente, prima del
Dr. Fode nessuno ci aveva pensato.
questa è un'ennesima
conferma della necessità di prendere i risultati
scientifici con le pinze, andando vedere come gli
scienziati sono arrivati alle loro conclusioni e con
che grado di attendibilità ha hanno tratte.
Questo studio è stato
commentato anche dal Professor Francesco Montorsi,
responsabile del dipartimento di urologia del San
Raffaele, Università di Milano, sottolineando che le
dimensioni del problema sono in crescita in quanto i
maschi che si sottopongono all'intervento di
prostatectomia radicale sono sempre più giovani.
Questo è il primo studio sull'argomento ed i
risultati che dovranno essere confermati propongono
una riflessione sulla necessità di approfondire
tutte le conseguenze ed i relativi problemi connessi
con l'intervento alla prostata, mettendo sempre più
a punto metodiche di intervento che permettano di
salvare i nervi responsabili anche dell'erezione, e
di avere il decorso post-operatorio meno traumatico
possibile.
Al San Raffaele di Milano, tra l'altro, si opera già
per via robotica in via endoscopica con laser ad
olmio, rimuovendo integralmente la prostata con una
tecnica che salvaguarda sia la continenza urinaria
che le funzioni sessuali.
Per saperne di più sulla prostata...
Il questionario dell'International Index of Erectile
Function (IIEF) è QUI.
Per saperne di più
the European Association of Urology Congress in
Madrid
Università Vita-Salute San Raffaele - Milano
Marco Dal Negro |