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Paralisi nel sonno: sintomi, cause e rimedi (03/04/2016)

A molti è successo, almeno una volta, di svegliarsi e non riuscire a muoversi o a parlare, come paralizzati e, normalmente, spaventati. Tutto passa nel giro alcuni minuti.

La paralisi del sonno, o paralisi ipnagogica, è uno stato a metà tra il sonno e la veglia: una parte di noi si è già svegliata mentre la fase REM del sonno profondo, durante la quale si perde il controllo della muscolatura (altrimenti il corpo seguirebbe i movimenti di ciò che stimo vivendo nei sogni) non si è ancora conclusa.
A volte succede anche nel corso delle diverse fasi del sonno, o prima di addormentarsi.

Il fenomeno interessa molte più persone di quante immaginiamo, le stime vanno dal 5% al 40% delle persone, si manifesta generalmente durante l'adolescenza e può succedere solamente una o due volte nella vita, ma anche più spesso, qualche volta al mese o più regolarmente.

In ogni caso il fenomeno è trasversale ed interessa allo stesso modo donne e uomini, e può colpire a tutte le età.

 

A volte la paralisi del sonno è collegata alla narcolessia, un disturbo che interessa il ciclo veglia/sonno, nel quale si hanno attacchi incontenibili di sonno anche durante la giornata, in qualunque momento. Uno dei sintomi è la difficoltà a stare svegli per più di 3 o 4 ore consecutive.

Altri motivi per i quali possiamo vivere la paralisi del sonno sono:

. il non dormire
. dormire come e quando capita,senza regole
. avere uno o più familiari con lo stesso problema
. lo stress mentale
. dormire sulla schiena
. la presenza del disturbo bipolare
. l'uso di alcuni farmaci
. avere crampi nel sonno.

La prevenzione passa dal crearsi un ambiente nel quale dormire che sia confortevole e dal cercare di dormire con regolarità.

Per saperne di più
NHS Choices
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American Academy of Sleep Medicine
Link...

Marco Dal Negro