I
ricercatori del King’s College London hanno
identificato una rete di attività cerebrali
coordinate che può spiegare come il cervello
anticipa i processi di ricompensa.
Brain activity during reward anticipation
Un gene, conosciuto come
VPS4A, sembra che regoli i livelli di dopamina in
aree chiave del cervello, meccanismo che potrebbe
spiegare perché crescono nelle persone che si
aspettano una ricompensa e perché problemi di
elaborazione della ricompensa sono presenti in
persone con diversi problemi come il Deficit
dell'Attenzione con Iperattività (ADHD) e l'abuso di
alcol.
Utilizzando i dati
raccolti da IMAGE, un grande progetto europeo di
ricerca coordinato dal King’s College London, i
ricercatori hanno esaminato le regioni cerebrali
coinvolte nell'aspettativa di una ricompensa in
1.544 adolescenti.
L'aspettativa di
ricompensa è stata valutata attraverso scansioni
cerebrali degli adolescenti, durante lo svolgimento
di compiti che prevedevano la possibilità (o meno)
di vincere una ricompensa, che poteva essere piccola
o grande.
Misurando i livelli di
ossigeno nel sangue nel cervello i ricercatori hanno
paragonato l'attività cerebrale registrata sia
durante l'attività che prevedeva possibili
ricompense che durante quella che non le prevedeva.
E' stata così trovata una rete di attività cerebrale
legata all'elaborazione della ricompensa nella
corteccia cerebrale, che è responsabile
dell'intelligenza, del linguaggio, della memoria e
della coscienza, così come nelle regioni sotto la
corteccia cerebrale (aree 'sottocorticali'
cervello).
I ricercatori hanno
anche studiato le associazioni tra l'attività
cerebrale e comportamenti correlati con il Deficit
dell'Attenzione con Iperattività (ADHD) e con le
dipendenze, comprendendo misurazioni
dell'iperattività e consumo di alcol nel corso della
vita ed hanno trovato che una ridotta attività nello
striato era associata con livelli più alti di
iperattività. Lo striato è una regione cerebrale
nota perchè malfunzionante nelle persone con ADHD.
Questa associazione, però, è stata osservata solo
nei maschi.
I ricercatori, poi,
hanno confrontato gli adolescenti particolarmente
iperattivi con quelli non iperattivi ed hanno
trovato che la correlazione tra l'iperattività dei
ragazzi e l'attività nella regione subcorticale del
cervello, nei casi di iperattività estrema era molto
più forte, era doppia.
Il Professor Gunter
Schumann, autore anziano del lavoro al MRC Social,
Genetic and Developmental Psychiatry (SGDP) Centre,
presso l'Institute of Psychiatry, Psychology &
Neuroscience (IoPPN), King’s College London, e
coordinatore del progetto IMAGEN, spiega poi
che anche se è noto che disturbi legati alla
ricompense come il Deficit dell'Attenzione con
Iperattività (ADHD) e l'abuso dialcol spesso sono
presenti contemporaneamente, qui si è andati oltre,
spiegando come tutto cià è guidato da normali
meccanismi cerebrali, anche se attualmente i
disturbi vengono diagnosticati e curati in modo
diverso.
E poi è stato scoperto il gene che sembra regolare
l'attività della dopamina osservata nelle
disfunzioni dell'elaborazione della ricompensa, che
può spiegare la natura duratura dei relativi
disturbi di salute mentale.
Per saperne di più
Proceedings of the National Academy of Sciences
The neural basis of reward anticipation and its
genetic determinants
Jia, T et al (2016)
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Marco Dal Negro |