Cresciuto in campagna Yutaka Arimoto conosce bene il
rischio di perdere il raccolto a causa di insetti e
funghi e come ricercatore scientifico al Centro di
ricerca Riken, in Giappone, conosce bene il problema
dei danni ambientali ed alla salute causati da
peticidi ed antimicotici.
Yutaka Arimoto at the RIKEN Innovation Center has developed a treatment against the tomato yellow leaf curl virus that prevents transmitters of the virus, the silverleaf whitefly, from pairing on tomato plant leaves. © 2016 Yutaka Arimoto, RIKEN Innovation Center
Nessuna sostanza chimica
è sicura al 100% , ma partendo da sostanze già di
uso corrente da molti anni come il bicarbonato di
sodio ed il bicarbonato di potassio, quindi già
verificati come accettati e non particolarmente
pericolosi, Yutaka Arimoto ha pensato che forse
avrebbe potuto mettere a punto un nuovo pesticida
meno dannoso per l'uomo e per l'ambiente.
La ricerca è stata molto
più laboriosa di quanto immaginato ed è durata molti
anni, ma alla fine sembra che il risultato sia
arrivato.
Osservando lo sviluppo
temporale del Diaporthe citri, un fungo ascomicete
parassita degli agrumi, Arimoto si chiese se le
sostanze antimicotiche prodotte negli steli della
pianta non diminuissero dopo la raccolta dei frutti
rendendola più vulnerabile agli attacchi.
L'intuizione si rivelò giusta: Arimoto scopri che la
sostanza giallognola chiamata esperidina presente
negli steli, quando mescolata con prodotti di uso
comune come il bicarbonato di sodio ed il
bicarbonato di potassio uccideva il fungo.
Ulteriori esperimenti su
altri patogeni mostrarono risultati analoghi, ma con
grande stupore di Arimoto, vide che il composto
funzionava anche quando non conteneva esperidina.
Essendo il bicarbonato
di sodio usato come digestivo e come polvere
lievitante nei dolci, ed il bicarbonato di potassio
come additivo alimentare nelle bevande gassate, nel
cioccolato e nel latte in scatola, è stato naturale
ritenere molto improbabile che sostanze approvate
per tali utilizzi potessero portare problemi
ambientali.
I due bicarbonati
assieme risultavano essere una protezione molto
efficace contro l'oidio, una malattia fungina che
colpisce, tra le altre piante, il grano, orzo e uva.
Ma dopo tante prove furono le fragole a mettersi di
traverso facendo registrare effetti tossici
pericolosi.
Ci sono voluti ancora molti anni di ricerca per
arrivare ad un nuovo prodotto che è stato approvato
in 15 paesi (negli U.S. anche per coltivazioni
biologiche) contenente come principio attivo solo
bicarbonato di potassio, efficace, anche se con una
etichetta piena di avvisi e di avvertenze riguardo
alle modalità di utilizzo.
Per saperne di più
Riken
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Marco Dal Negro |