Dormire bene dipende anche dal calcio, non quello
giocato. una buona notte di sonno è condizionata
anche dall'attività del calcio all'interno dei
neuroni.
Un gruppo
multidisciplinare di ricercatori del RIKEN
Quantitative Biology Center (QBiC) e della
University of Tokyo in Giappone, ha utilizzato
diversi approcci scientifici per approfondire i
meccanismi fondamentali del sonno.
Il professor Ueda come formazione è un medico, ma è
anche in ricercatore che studia i disturbi del sonno
secondo un approccio che lavora contemporaneamente
su diversi livelli: in silico, in vitro ed in vivo,
in modo da ottenere le eventuali conferme lavorando
con ottiche diverse.
Fumiya Tatsuki co-autore
principale spiega che lo studio è partito da quattro
ipotesi, dalle quali sono derivati quattro punti di
partenza della ricerca di geni fondamentali
coinvolti nel sonno. Ne sono stati identificati 7
che operano secondo i medesimi parametri legati al
calcio e controllano la durata del sonno.
Tutti e sette i geni
permettono cambiamenti dipendenti dal calcio nei
neuroni, che ne impediscono l'attivazione: è un
processo chiamato iperpolarizzazione.
Come previsto, 6 geni hanno mostrato di ridurre la
durata del sonno mentre il settimo l'ha allungata.
Nella
pagina in inglese di questo articolo trovate
maggiori dettagli.
Per saperne di più
TTatsuki F, Sunagawa GA, Shi S, Susaki EA, Yukinaga
H, Perrin D, Sumiyama K, Ukai-Tadenuma M, Fujishima
H, Ohno R, Tone D, Ode KL, Matsumoto K, Ueda HR
(2016).
Involvement of Ca2+-dependent hyperpolarization in
sleep duration in mammals.
Neuron. doi: 10.1016/j.neuron.2016.02.032
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Marco Dal Negro |