-

Nota bene: Nelle diverse lingue i contenuti possono cambiare anche nella sostanza  -  (Italiano - English)

 

Alzheimer, SLA e Parkinson possibili conseguenze della malattia glaucomatosa (17/06/2016)

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), il glaucoma è la seconda causa di cecità al mondo. Si stima infatti che siano oltre 55 milioni le persone affette da glaucoma, una malattia che nelle fasi iniziali può colpire senza dare sintomi. In Italia ne soffre circa un milione di persone, ma una persona su due ancora non lo sa. Il glaucoma colpisce principalmente le persone di oltre 40 anni, e il più delle volte la patologia è associata ad una pressione oculare troppo alta che danneggia il nervo ottico. E’ fondamentale quindi investire in ricerca e prevenzione.

I prof. Paolo Frezzotti e Nicola De Stefano dell’Università di Siena hanno presentato i risultati della ricerca da loro condotta su “Glaucoma e neurodegenerazione. Una frontiera da esplorare” finanziata dall’IRIFOR e volta a far luce sugli aspetti clinici e terapeutici legati al glaucoma, con una particolare attenzione agli aspetti neurodegenerativi.

“Il glaucoma è una patologia subdola, del tutto asintomatica nella fase iniziale, che prevede l’assoluta irreparabilità del danno e la pressione intraoculare come principale fattore di rischio – afferma il prof. Paolo Frezzotti.
La definizione stessa di glaucoma oggi si basa su un concetto di neurodegenerazione a carico delle cellule ganglionari-retiniche indipendente da un valore di pressione intraoculare, tanto è vero che il glaucoma può progredire anche nel caso in cui la pressione oculare sia a valori ritenuti fisiologici. Capire a quale livello sia presente questa neurodegenerazione rappresenta una sfida per chi cerca di indagare i meccanismi eziopatogenetici di questa malattia.”

 

Cl Prof. Nicola De Stefano ha illustrato i risultati della ricerca che in qualche modo associano i meccanismi che portano alla malattia glaucomatosa con altre malattie neurodegenerative quali la malattia di Alzheimer, la sclerosi laterale amiotrofica e la malattia di Parkinson.
Le risonanze magnetiche effettuate hanno dimostrato che non solo le vie ottiche, ma anche quelle collegate, sono coinvolte nel processo neurodegenerativo, in particolare sono risultati evidenti alcuni danneggiamenti alla zona preposta alla memoria visiva.” I risultati della ricerca verranno pubblicati a breve dalla rivista scientifica Human Brain Mapping.

A proposito di glaucoma e Morbo di Parkinson vedi anche:
Glaucoma: buone notizie (10/10/2012)
Link...

Per saperne di più
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - ONLUS
Link...

MDN