Nel Regno Unito il Medical Research Council (MRC) ha
finanziato uno studio per valutare l'eventuale
utilizzo della ketamina per curare l'alcolismo e sta
reclutando volontari. KARE (Ketamine for Reduction
of Alcoholic Relapse) è il nome dell'iniziativa. Lo
studio intende seguire 96 volontari che hanno appena
smesso di bere e sono da poco in astinenza.
Un gruppo di studio diretto da Celia Morgan,
professoressa di psicofarmacologia alla University
of Exeter, sta collaborando con i ricercatori della
University College London e dell'Imperial College
London per strutturare un progetto distribuito sul
territorio, nel South West dell'Inghilterra ed a
Londra.
Ai partecipanti sarà iniettata una piccola dose di
ketamina una volta alla settimana per tre settimane,
in concomitanza con 7 sedute da 90 minuti di terapia
psicologica.
Precedenti studi sui topi hanno portato ad
ipotizzare che la ketamina possa produrre
cambiamenti cerebrali che rendono più facile creare
nuove connessioni ed imparare cose nuove in poco
tempo. Il gruppo spera che ciò possa rendere le
sessioni di terapia psicologica più efficaci.
Nel gruppo di controllo l'unica differenza sarà
rappresentata da una soluzione di salina che sarà
iniettata al posto della ketamina, mentre tutto il
resto resterà uguale.
A tutti i partecipanti sarà chiesto di indossare un
dispositivo alla caviglia che controllerà
l'assunzione di alcol nei successivi sei mesi
misurandone il livello nel sudore.
Uno studio pilota ha trovato che 3 dosi di ketamina
unite a terapia psicologica hanno portato nell'arco
di un anno ad una riduzione delle ricadute dal 76%
al 34% ed i ricercatori pensano che le proprietà
antidepressive della ketamina possano avere
contribuito a questa riduzione.
Se usata in ambiente
controllato la ketamina è un farmaco sicuro e non da
dipendenza. Normalmente viene usato come anestetico
in medicina, ma in questo caso le dosi sono di molte
volte maggiori e somministrate in un tempo più breve
rispetto a quanto fatto in questo studio.
Durante la
somministrazione della ketamina i pazienti potranno
andare incontro a cambiamenti nella vista e
nell'udito che dovrebbero essere contenuti: in altri
studi basati su dosi simili i partecipanti non li
hanno trovati spiacevoli.
La professoressa Celia
Morgan spiega che precedenti studi sull'uso della
ketamina come antidepressivo hanno mostrato che
questa è ben tollerata e può alleviare i sintomi
della depressione. Uno studio pilota ha portato ad
immaginare che possa ridurre le ricadute
nell'assunzione di alcol di più del 50%.
Vedi anche
Cura della depressione: grandi risultati con un
sottoprodotto della ketamina (12/05/2016)
Link...
Depressione e genetica:
scoperti nuovi legami con il glutammato
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Droghe da discoteca:
ketamina e incontinenza (30/04/2012)
Link...
Per saperne di più
The KARE website
Link...
University College London
Link...
Imperial College London
Link...
Medical Research Council MRC
Link...
Marco Dal Negro |