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Ketamina per curare l'alcolismo: un nuovo studio nel Regno Unito (13/07/2016)

Nel Regno Unito il Medical Research Council (MRC) ha finanziato uno studio per valutare l'eventuale utilizzo della ketamina per curare l'alcolismo e sta reclutando volontari. KARE (Ketamine for Reduction of Alcoholic Relapse) è il nome dell'iniziativa. Lo studio intende seguire 96 volontari che hanno appena smesso di bere e sono da poco in astinenza.

Un gruppo di studio diretto da Celia Morgan, professoressa di psicofarmacologia alla University of Exeter, sta collaborando con i ricercatori della University College London e dell'Imperial College London per strutturare un progetto distribuito sul territorio, nel South West dell'Inghilterra ed a Londra.

Ai partecipanti sarà iniettata una piccola dose di ketamina una volta alla settimana per tre settimane, in concomitanza con 7 sedute da 90 minuti di terapia psicologica.

Precedenti studi sui topi hanno portato ad ipotizzare che la ketamina possa produrre cambiamenti cerebrali che rendono più facile creare nuove connessioni ed imparare cose nuove in poco tempo. Il gruppo spera che ciò possa rendere le sessioni di terapia psicologica più efficaci.

Nel gruppo di controllo l'unica differenza sarà rappresentata da una soluzione di salina che sarà iniettata al posto della ketamina, mentre tutto il resto resterà uguale.
A tutti i partecipanti sarà chiesto di indossare un dispositivo alla caviglia che controllerà l'assunzione di alcol nei successivi sei mesi misurandone il livello nel sudore.

Uno studio pilota ha trovato che 3 dosi di ketamina unite a terapia psicologica hanno portato nell'arco di un anno ad una riduzione delle ricadute dal 76% al 34% ed i ricercatori pensano che le proprietà antidepressive della ketamina possano avere contribuito a questa riduzione.

 

Se usata in ambiente controllato la ketamina è un farmaco sicuro e non da dipendenza. Normalmente viene usato come anestetico in medicina, ma in questo caso le dosi sono di molte volte maggiori e somministrate in un tempo più breve rispetto a quanto fatto in questo studio.

Durante la somministrazione della ketamina i pazienti potranno andare incontro a cambiamenti nella vista e nell'udito che dovrebbero essere contenuti: in altri studi basati su dosi simili i partecipanti non li hanno trovati spiacevoli.

La professoressa Celia Morgan spiega che precedenti studi sull'uso della ketamina come antidepressivo hanno mostrato che questa è ben tollerata e può alleviare i sintomi della depressione. Uno studio pilota ha portato ad immaginare che possa ridurre le ricadute nell'assunzione di alcol di più del 50%.

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Per saperne di più
The KARE website
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University College London
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Imperial College London
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Medical Research Council MRC
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Marco Dal Negro