L'ossitocina svolge un’importante funzione nella
fase di sviluppo neuronale post-natale, influenzando
l’attività del neurotrasmettitore Gaba, la cui
alterazione è legata a molte malattie del
neurosviluppo con sintomatologia autistica. A
rivelarlo uno studio svolto da Istituto di
neuroscienze del Cnr, Università di Milano e
Istituto clinico Humanitas, finanziato da Telethon.
La ricerca è stata pubblicata su Cell Reports.
Il neurotrasmettitore
Gaba in questa fase svolge un ruolo essenziale:
all’inizio ha attività eccitatoria, mentre più tardi
rende i neuroni meno eccitabili.
Il verificarsi di alterazioni durante questo
processo, che avviene in concomitanza con la nascita
e viene chiamato Gaba switch, determina conseguenze
importanti nello sviluppo dei circuiti neuronali e
sembra essere alla base di alcuni disturbi del
neurosviluppo, tra cui l'autismo.
Uno studio, coordinato
da Bice Chini dell’Istituto di neuroscienze del
Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr),
condotto in collaborazione con Università di Milano
e Istituto clinico Humanitas, ha identificato il
modo in cui l'ossitocina, modulando l'espressione e
la funzionalità del trasportatore del cloro Kcc2,
modula la tempistica dello switch del Gaba.
“In laboratorio si è
osservato che, in modelli animali sperimentali
incapaci di rispondere all'ossitocina perché privi
del recettore per questo ormone, si verifica un
deficit nell'espressione di Kcc2, proteina coinvolta
nel trasporto del cloro, e di conseguenza si ha un
rallentamento nello switch del Gaba, che rimane
eccitatorio per un periodo di tempo più lungo del
dovuto.
Questa anomalia, a sua volta, determina
un’alterazione dell'equilibrio tra eccitazione e
inibizione, che è probabilmente tra le cause della
sintomatologia simil-autistica osservata negli
animali, i quali presentano un difetto di socialità
e rigidità cognitiva. L’eccesso di eccitazione può
spiegare, inoltre, la comparsa di fenomeni
convulsivi ed epilettici”, spiega Chini.
Dal momento che il
difetto di eccitazione-inibizione è comune a molti
modelli di autismo, l'ossitocina potrebbe rivelarsi
utile a livello terapeutico per compensare queste
irregolarità, soprattutto nelle sindromi genetiche,
diagnosticabili in età molto precoce.
“Colleghi francesi dell'Inmed,
a Marsiglia, hanno già sperimentato con successo la
somministrazione di ossitocina alla nascita in
diversi modelli sperimentali di autismo, ma ancora
erano poco compresi i meccanismi neurobiologici
dell'azione di questo ormone nelle prime fasi dello
sviluppo post-natale.
L'ossitocina, ben nota per il ruolo che svolge nella
mamma durante il parto favorendo le contrazione
dell’utero e, in seguito, stimolando la produzione
del latte durante l’allattamento, svolge un'azione
cruciale anche nel neonato per lo sviluppo del
sistema nervoso”, conclude la ricercatrice
dell’In-Cnr. “La ricerca di base, e in particolare
l'identificazione dei meccanismi alla base
dell'azione di ormoni e neuropeptidi, continua a
offrire un formidabile contributo per sviluppare
linee di ricerca che speriamo possano avere
un’applicazione clinica. Non a caso la nostra
ricerca è stata sostenuta e finanziata dalla
Fondazione Telethon proprio per lo sviluppo di nuovi
approcci terapeutici in disordini del neurosviluppo
su base genetica”.
Per saperne di più
Cell Reports
The Timing of the Excitatory-to-Inhibitory GABA
Switch Is Regulated by the Oxytocin Receptor via
KCC2
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