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Il 90% degli anziani che si fratturano un osso continua ad assumere farmaci che aumentano il rischio di nuove fratture (01/09/2016)

Le persone con fragilità ossea, spesso anziane, vanno incontro a cadute e fratture. Nonostante diversi farmaci rappresentino un elemento di ulteriore rischio di caduta o di frattura, vengono sospesi solo nel 10% dei casi, anche quando potrebbero essere sostituiti con altri meno pericolosi.

Uno studio U.S.A. retrospettivo condotto tra il febbraio 2015 ed il marzo 2016 ha analizzato i dati di 168.133 persone che sono sopravvissute ad una frattura, di età media 80 anni, l'84% dei quali donne.
Complessivamente il 53.2% è stato ricoverato, in particolare il 100% delle persone cui si era rotta l'anca, l'8,2% per il polso ed il 15% per la spalla.

Anche le percentuali delle persone dimesse per passare ad un istituto di riabilitazione sono risultate diverse, ma non il tempo medio della riabilitazione risultato inferiore al mese.

 

Sono diversi i farmaci che rappresentano un rischio di caduta e di frattura per gli anziani e spesso vengono prescritti sottovalutando le conseguenze sulla persona anziana (e sui familiari).

Scopo di questa ricerca è proprio quello di sensibilizzare tutti in questo senso.

Nella pagina in inglese di questo articolo sono disponibili ulteriori dati.

Per saperne di più
Patterns of Prescription Drug Use Before and After Fragility Fracture
Jeffrey C. Munson, MD, MSCE; Julie P. W. Bynum, MD, MPH; John-Erik Bell, MD, MS; Robert Cantu, MD, MS; Christine McDonough, PT, PhD; Qianfei Wang, MS; Tor D. Tosteson, ScD; Anna N. A. Tosteson, ScD.
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Marco Dal Negro