Nel 2005 una direttiva dell'Unione Europea ha
portato alla progressiva scomparsa delle lampadine
ad incandescenza, a favore di altre fonti luminose
meno energivore come le lampadine fluorescenti e
quelle a LED.
Come spesso avviene le decisione è stata presa senza
sapere bene cosa si stava facendo: superficialità ed
ignoranza hanno portato a sostituire frettolosamente
le vecchie lampadine ad incandescenza (bassa resa
luminosa, ma alta resa calorica decisamente utile in
molte situazioni) con le nuove fluorescenti luci a
LED delle quali il legislatore sapeva poco o nulla,
sopratutto in termini di sicurezza per la salute.
E una volta messa in moto la macchina nessun
politico o funzionario si è posto più alcuna
domanda.
A guardare bene informazioni e studi scientifici
avevano già sollevato qualche problema di tossicità
e pericoli di degenerazione della retina ed hanno
continuato a farlo anche negli anni successivi.
Nel 2010 L'Agence
nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation,
de l’environnement et du travail (Anses), in
Francia, sollevava energicamente il problema della
sicurezza:
"...l'arrivo dei LED
nel mercato dell'illuminazione rivolto al grande
pubblico è un'evoluzione senza precedenti: è la
prima volta che fonti classificate in Gruppo di
Rischio 2 diventano accessibili al grande pubblico,
per uso casalingo, e, fatto più importante, senza
indicazioni riguardanti la pericolosità.
Gli stessi LED considerati individualmente o
integrati in un sistema di illuminazione possono
entrare in Gruppi di Rischio differenti in funzione
della valutazione della distanza imposta dallo
standard NF EN 62 471.
Con l'evolversi nei
prossimi anni della tecnologia alla base
dell'illuminazione a LED, è probabile che la
capacità illuminante cresca notevolmente, così come
il rischio a questa associato...".(Link...)
Il nuovo studio dei
ricercatori dell'Inserm ha verificato
l'impatto sugli occhi delle emissioni luminose dei
LED nei diversi colori.
Colori e tonalità della luce dei LED vengono
ottenuti arricchendo lo spettro con radiazioni di
diverse frequenze. Per ottenere la luce bianca viene
aggiunta la radiazione del colore blu, nota per
essere potenzialmente pericolosa per la retina.
Recenti studi hanno mostrato che l'esposizione alla
luce contribuisce all'insorgere dei primi stadi
della degenerazione maculare legata all'età.
I ricercatori hanno
riparametrato sui topi una esposizione analoga a
quella umana domestica, utilizzando LED differenti
(bianco freddo, blu e verde), ma anche lampade
flourocompatte (chiamate normalmente a risparmio
energetico) ed a tubo fluorescente.
Alicia Torriglia, che ha
diretto lo studio con il Professor Behar-Cohen,
spiega che la luce bianca, naturale o artificiale,
combina le radiazioni di diversi colori, ciascuno di
una specifica lunghezza d'onda.
Ciascuna fonte luminosa
(LED, tubi o lampade fluorescenti) combina colori
diversi in proporzioni variabili e la tossicità
potenziale di ciascuno sulla retina dipende sia
dall'intensità della luce che dalle lunghezze d'onda
che lo compongono.
Le radiazioni
corrispondenti alla luce BLU sono più energetiche
delle altre e sono anche conosciute per essere più
deleterie a parità di tempi e di intensità
dell'esposizione.
I ricercatori hanno
osservato che la luce emessa dai LED produce due
fenomeni paralleli: l'apoptosi, cioè la morte della
cellula, ma anche una un'altra forma di morte, la
necrosi, che danneggia anche le cellule circostanti.
Ciò contribuisce a spiegare perchè la tossicità
della luce blu è maggiore di quella delle altre
lunghezze d'onda.
I dati portano alla
conclusione che la componente BLU della luce bianca
dei LED può risultare tossica per la retina a valori
di illuminazione come quelli usati nelle abitazioni
o negli uffici, e non, come precedentemente
ritenuto, solo in condizioni sperimentali estreme.
E' molto importante
sottolineare che l'attuale regolamentazione e gli
standard di riferimento sono stati stabiliti sulla
base di un'esposizione a luce intensa, senza tenere
alcun conto degli effetti causati da un'esposizione
ripetuta.
Qui sotto gli articoli
sull'argomento già pubblicati su questo sito seguiti
da tutti i riferimenti agli studi ufficiali
francesi.
Vedi anche
Studio: anche le ecologiche luci a LED contengono
metalli tossici (20/05/2013)
Link...
Come influisce la luce
sulle prestazioni del cervello? (24/04/2014)
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La luce blu migliora
vigilanza e rendimento anche di giorno (14/02/2014)
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Smartphone e problemi di
sonno (24/01/2014)
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Luce blu come il caffè,
per stare svegli al volante, e non solo (18/12/2012)
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La Luteina contro la
Degenerazione Maculare Senile (10/11/2003)
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L'emicrania può essere
causata anche da alcuni colori (23/10/2000)
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Per saperne di più
Neuroscience
Light-induced retinal damage using different light
sources, protocols and rat strains reveals LED phototoxicity
Link...
Inserm - Institut national de la santé et de la recherche médicale
Link...
anses
Lighting systems using light-emitting diodes (LEDs):
health issues to be considered
Link...
LED – light-emitting diodes
Health effects of lighting systems using
light-emitting diodes (LEDs)
Link...
Complete report available only in French
Link...
OPINION OF THE FRENCH AGENCY FOR FOOD, ENVIRONMENTAL
AND OCCUPATIONAL HEALTH & SAFETY
in response to the internally-solicited request
entitled:
“Health effects of lighting systems using
light-emitting diodes (LEDs)”
Link...
Marco Dal Negro |