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Ricerca scientifica: ancora troppo trascurate le differenze tra maschi e femmine (06/07/2017)

Essere femmina o maschio influisce sulla salute, donne e uomini sono diversi, sono fatti in modo diverso, si ammalano e rispondono a cure e vaccini in modi diversi, ma la ricerca scientifica troppo spesso continua ad occuparsene come se queste differenze non ci fossero.

Finalmente la sensibilità del mondo scientifico nei confronti di questo problema si sta evolvendo, lentamente, come dimostrato da una ricerca appena pubblicata.

Tenere conto del sesso dovrebbe essere una prassi nella formulazione degli studi scientifici, ma sembra non essere così.

Essere maschio o femmina influenza pesantemente prevalenza, gravità e decorso di molte malattie, ma il sesso degli animali nelle ricerche non è tenuto in gran conto.

La maggior parte degli animali utilizzati nella ricerca è di sesso maschile.

Nei 2/3 delle ricerche effettuate su animali di ambedue i sessi nell'analisi dei risultati non si tiene conto del sesso degli stessi.

Per definire i contorni del problema ricercatori del MRC Harwell Institute, parte dell'International Mouse Phenotyping Consortium (IMPC), ha realizzato uno dei più ampi studi finalizzati alla valutazione degli effetti del sesso nella ricerca biomedica.

Lo studio ha analizzato 234 caratteristiche fisiche in più di 50.000 topi.

Scorrendo i dati i ricercatori hanno scoperto che, nel gruppo di topi standard, quello di controllo, il sesso aveva un impatto sul 56,6% dei tratti quantitativi, come il peso corporeo, e sul 9,9% dei tratti qualitativi, come la forma dei baffi.

Nei topi mutanti, geneticamente modificati nei quali un gene era stato silenziato, il sesso modificava gli effetti della mutazione nel 13,3% dei tratti qualitativi e fino al 17,7% dei tratti quantitativi.

In molti di questi casi ci si aspettava che il sesso degli animali fosse ininfluente.

 

Secondo i ricercatori dell'Harwell Institute, la ricerca indica la necessità di considerare anche il sesso, indipendentemente dal campo di ricerca o dal sistema biologico.

Invece di estrapolare a posteriori le differenze relative ai due sessi, forse sarebbe meglio strutturare le ricerche in modo da poterle ricavare direttamente.

Visto dalla parte dei malati, un ultimo risultato frutto di questa ricerca è  lo  stridente contrasto con l'arroganza e pretesa di infallibilità esibita da una parte della classe medico-scientifica, che in realtà cerca solo di sembrare molto più perfetta di quanto in realtà non sia.

In questo senso la ricerca dell'Harwell Institute non fa che confermare quanto già emerso dai tanti studi già disponibili.

Vedi anche
Donne e uomini sono diversi, ma non per chi deve curarci (04/01/2017)
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Ecco come essere femmina o maschio influisce sulla salute (05/06/2016)
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Per saperne di più
Prevalence of sexual dimorphism in mammalian phenotypic traitsopens in new window
Nature Communications
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Medical Research Council MRC
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Marco Dal Negro