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Sale e acqua nel corpo: un processo complesso legato ad ormoni, metabolismo ed alla fame (29/05/2017)

Il controllo dell'equilibrio di sale ed acqua nel corpo è molto più complesso di quanto fin qui ritenuto, con importanti complesse interazioni che coinvolgono ormoni, metabolismo ed il possibile sviluppo di patologie.

Il cloruro di sodio, che chiamiamo normalmente sale alimentare, è fondamentale per il nostro corpo, ma deve essere presente nelle giuste proporzioni.

La sensibilità al sale però cambia da una persona all'altra.

I ricercatori hanno per molto tempo pensato che il controllo del sale nel nostro corpo fosse gestito da un meccanismo piuttosto semplice: quando i livelli di sale sono troppo alti ci viene più sete. E' il cervello che ci fa bere e urinare maggiormente espellendo così l'eccesso di sale.

Per approfondire questo meccanismo il Dr. Jens Titze alla Università di Erlangen-Nuremberg in Germania ha colto l'opportunità di studiare alcuni partecipanti ad un programma di simulazione di volo spaziale.

Tra il 2009 ed il 2011 a 10 uomini è stato controllata l'assunzione quotidiana di sale durante una simulazione di volo verso Marte: 4 uomini per 105 giorni prima del volo ed altri 6 per 205 giorni.

Ai partecipanti sono stati somministrati 12 o 6 grammi di sale al giorno per 30/60 giorni e di tutti i ricercatori hanno raccolto sempre campioni di urina.

Gli scienziati sono rimasti stupiti di vedere che, indipendentemente dal livello di sale consumato, il sodio veniva conservato e rilasciato nel corpo con ritmi grosso modo settimanali e mensili.

Il gruppo di ricerca ha scoperto ritmi simili per gli ormoni aldosterone, che regola l'escrezione del sodio dal rene e i glucocorticoidi che contribuiscono a regolare il metabolismo.

 

Il Dr. Titze, che ora è al Vanderbilt University Medical Center, ha continuato a controllare nel lungo periodo l'equilibrio sodio/acqua negli uomini.

Per comprendere meglio le dinamiche di questi processi i ricercatori hanno realizzato esperimenti anche con i topi.

I cambiamenti nell'assunzione di sale influivano sia sull'aldosterone che sui glucocorticoidi, proprio gli ormoni che si era scoperto controllavano ritmicamente l'equilibrio di sale ed acqua del corpo.

Ma non erano gli unici effetti sul corpo.

Aumentando l'assunzione di sale aumentava l'escrezione di sodio, ma veniva anche, inaspettatamente, conservata più acqua nel rene.
L'eccesso di sodio era quindi smaltito in un'urina più concentrata.

Questo metodo di proteggere l'acqua del corpo è così efficiente che gli uomini bevevano meno anche quando l'assunzione di sale re più alta.

Questi risultati mostrano che il corpo regola l'equilibrio sale/acqua non solo rilasciando l'eccesso di sodio nell'urina, ma trattenendo o rilasciando acqua nell'urina.

Il vantaggio di questo metodo è che il rene conserva o rilascia acqua bilanciando i livelli di sodio, potassio e di urea, prodotto di scarto.

E questo potrebbe essere l'elemento che lega i livelli di glucocorticoidi all'assunzione di sale.

Un'alimentazione ricca di sale aumenta i livelli di glucocorticoidi facendo bruciare più energia a muscoli e fegato per produrre urea, che viene poi utilizzata nel rene per conservare l'acqua.

E tutto ciò ha portato i topi a mangiare di più.

Con questi cambiamenti del metabolismo prodotti dall'assunzione del sale si può quindi, almeno in parte, spiegare perché diete con molto sale sono state collegate al diabete, a problemi cardiaci e ad altre patologie che possono essere riassunte con il nome di sindrome metabolica.

Per saperne di più sul sale...

Per saperne di più
Increased salt consumption induces body water conservation and decreases fluid intake. Rakova N, Kitada K, Lerchl K, Dahlmann A, Birukov A, Daub S, Kopp C, Pedchenko T, Zhang Y, Beck L, Johannes B, Marton A, Müller DN, Rauh M, Luft FC, Titze J. J Clin Invest. 2017 May 1;127(5):1932-1943. doi: 10.1172/JCI88530. Epub 2017 Apr 17. PMID: 28414302.
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High salt intake reprioritizes osmolyte and energy metabolism for body fluid conservation. Kitada K, Daub S, Zhang Y, Klein JD, Nakano D, Pedchenko T, Lantier L, LaRocque LM, Marton A, Neubert P, Schröder A, Rakova N, Jantsch J, Dikalova AE, Dikalov SI, Harrison DG, Müller DN, Nishiyama A, Rauh M, Harris RC, Luft FC, Wassermann DH, Sands JM, Titze J. J Clin Invest. 2017 May 1;127(5):1944-1959. doi: 10.1172/JCI88532. Epub 2017 Apr 17. PMID: 28414295
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Marco Dal Negro