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"I compagni immaginari e i bambini che li creano": un libro per capire (09/02/2001)

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"I compagni immaginari e i bambini che li creano": un libro per capire  (09/02/2001)

Una psicologa americana, Marjorie Taylor, ha pubblicato un volume dal titolo "I compagni immaginari e i bambini che li creano" nel quale spiega le motivazioni per le quali i bambini spesso si inventano dei personaggi fantastici con i quali comunicano. Il suo scopo principale quello di delucidare genitori e parentele sulla normalità di questa condizione.
La dottoressa Taylor specifica che è un'invezione del tutto normale della quale non preoccuparsi poichè è con l'aiuto di questi personaggi inventati che i bambini cercano di adattarsi all'abiente complesso ed incomprensibile degli adulti; nella maggior parte dei casi questi "amici virtuali" si riconoscono in personaggi dei cartoni animati o delle favole. In prevalenza questi amici vengono tenuti nascosti e spesso nessuno si accorge della loro esistenza: all'età di tre anni il bambino lo considera un vero e proprio amico in carne ed ossa che poi, con la scoperta della consapevolezza della sua inesistenza, si trasforma in un confidente immaginario capace però di fornire molta energia soprattutto nei momenti di difficoltà.
Seppur più frequente nei figli unici, la Taylor afferma che almeno il 60 per cento dei bambini compresi fra i tre e gli otto anni ha avuto per un certo periodo un amico immaginario. Il genitore che riesce a rendersi conto della normalità di questa condizione e riuscisse a scrutare il personaggio creato da suo figlio, potrebbe essere in grado di identificare stati d'animo che altrimenti resterebbero mascherati celando forse disagi che il proprio bambino non riesce ad esprimere.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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