Secondo l'American Psychological Association siamo nell'era dell'ansia  (15/02/2001)

Alcuni psicologi americani sostengono che i decenni che stiamo vivendo possono senza ombra di dubbio essere definiti "era dell'ansia", soprattutto in riferimento ai ridotti rapporti sociali e ad un'incertezza diffusa. Tale affermazione trova riscontro in uno studio, peraltro pubblicato sulla rivista dell'American Psychological Association e secondo il quale, nella seconda metà del 1900, i livelli di ansia nella popolazione statunitense sono considerevolmente aumentati.
Lo studio, diretto dalla ricercatrice Jean Twenge, ha preso in considerazione migliaia di bambini e ragazzi di età compresa tra i 9 ed i 21 anni dai quali è emersa un'ansia marcata nei confronti dell'immediato futuro; da qui la supposizione che molti di questi giovani svilupperanno da adulti, oltre che i classici disturbi legati all'ansia come cardiopatia coronarica ed ulcera, anche depressione e possibile ricorso ad alcool e droghe. La Twenge sostiene che la causa dell'aumento dell'ansia vada ricercato nell'isolamento di ciascun individuo nei confronti degli altri: per esempio oggi sono numerose le situazioni famigliari in cui un bambino si trova a vivere con un solo genitore od anche senza fratelli.
I risultati dello studio americano destano perplessità e preoccupazioni, tuttavia i dati forniti si rivelano utili per poter affrontare questa delicata situazione nel migliore dei modi con strategie terapeutiche mirate e preventive.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
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