New York Medical College: buone notizie sull'infarto miocardico acuto (15/06/2001)

Sensazionale scoperta nell'ambito dell'infarto miocardico acuto: alcuni ricercatori del New York Medical College di Valhalla hanno identificato la divisione dei miociti cardiaci in cuori infartuati aprendo così le porte alla messa a punto di nuove terapie per coloro che hanno subito un infarto al miocardio.
Il dr. Piero Anversa con i suoi colleghi è riuscito a dimostrare che nel cuore umano i miociti cardiaci sono in grado di rigenerarsi; egli è convinto che i nuovi miociti siano cellule staminali cardiache locali capaci di produrre tutte le cellule del miocardio. I ricercatori hanno analizzato campioni di tessuto cardiaco sia delle zone adiacenti che in quelle distanti l'infarto in tredici pazienti deceduti da due a dodici giorni in seguito ad un infarto miocardico; nel contempo hanno analizzato anche dieci cuori normali come controllo. Grazie all'antigene Ki-67 egli ha determinato la proporzione dei miociti soggetti a mitosi identificando un'espressione Ki-67 nel 4 per cento dei nuclei dei miociti accanto all'area dell'infarto e nell'1 per cento nelle aree distanti dei pazienti infartuati.
Ora, afferma il dr. Anversa, non resta che apprendere come manipolare queste nuove cellule per spostare l'area del danno ed identificare un fattore di crescita che ne consenta la proliferazione e la differenziazione per diventare competitive dal punto di vista funzionale e permettere di generare il muscolo nell'area adiacente l'infarto ed anche in quelle distanti, di rafforzare la funzione di pompa e di riparare parte del tessuto danneggiato riducendo le dimensioni dell'infarto.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
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