Il professor Bill Keevil, responsabile del Microbiology Group e direttore della Environmental Healthcare Unit alla University of Southampton, ha presentato alla World Health Organization's first International Conference on Prevention and Infection Control (ICPIC), una ricerca sui meccanismi grazie ai quali il rame esplica un'azione antimicrobica
su organismi resistenti agli anitbiotici.
Lo studio osserva che la sopravvivenza dei patogeni sulle normali superfici di contatto negli ospedali contribuisce alla diffusione di infezioni resistenti agli antibiotici.
Dato che il rame uccide rapidamente patogeni come batteri, virus e funghi, Keevil propone di utilizzarlo per alcune superfici.
La distruzione di questi patogeni previene le mutazioni che permettono resistenza, riducendo la diffusione in organismi più virulenti, dei geni che inducono resistenza, così come dei geni della virulenza.
Sostituire superfici di contatto con altre di rame potrebbe avere un ruolo
chiave nella prevenzione della diffusione ospedaliera.
L'efficacia dell'azione antimicrobica è confermata da test di laboratorio estensivi e da verifiche cliniche in molti paesi.
L'ultima prova, condotta nelle unità intensive di 3 ospedali negli Stati Uniti, ha dimostrato che l'uso di superfici di contatto in rame ha portato una riduzione del 40,4% nel rischio di prendere infezioni ospedaliere.
Lo studio, finanziato dallo US Department of Defense, è stato progettato per determinare l'efficacia del rame nel ridurre i livelli di patogeni negli ospedali,e se a ciò era associata una riduzione del tasso di infezioni.
I tre ospedali coinvolti sono stati il Memorial Sloan Kettering Cancer Center a New York, il Medical University of South Carolina (MUSC) ed il Ralph H. Johnson VA Medical Center, ambedue a Charleston, South Carolina.
I ricercatori hanno sostituito elementi soggetti a molti contatti come teste e schienali dei letti, tavolini da letto, bottoni per chiamare il personale ed altri, con le relative versioni in rame.
I dati, presentati al ICPIC,
dal Dr. Michael Schmidt, Professor e Vice Chairman of Microbiology and Immunology at MUSC, hanno dimostrato una riduzione del 97% dei
patogeni nelle stanze con le superfici in rame, lo stesso livello che si ha con la
più profonda pulizia finale, quella che viene fatta quando un paziente lascia la stanza.
Così il Dr. Schmidt commenta i risultati: "I batteri presenti sulle superfici dei locali di terapia intensiva sono probabilmente responsabili del 35-80% delle infezioni dei pazienti, a dimostrazione di
quanto sia difficile tenere gli ospedali puliti.
Gli oggetti in rame usati nelle prove cliniche hanno abbassato i livelli microbici con una riduzione statisticamente rilevante del numero di infezioni contratte dai pazienti trattati in queste stanze."
Per saperne di più
University of Southampton
(MDN)
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