E' stata trovata una proteina, prodotta naturalmente dalle cellule, che pare fermare lo sviluppo delle cellule tumorali, nel cancro alla prostata, in laboratorio.
La ricerca è pubblicata su Cancer Research.
Nel nuovo studio, i ricercatori dell'Imperial College London hanno trovato che una proteina, chiamata FUS, inibisce la crescita delle cellule tumorali nel cancro alla prostata, in laboratorio, ed attiva meccanismi che portano le cellule al suicidio.
I ricercatori hanno anche cercato la proteina FUS in campioni di cancro dei pazienti ed hanno trovato che quando i livelli di FUS erano alti, il tumore era meno aggressivo, era meno probabile che si diffondesse alle ossa, e vi era una sopravvivenza più lunga.
I risultati fanno ipotizzare che la FUS possa essere un utile marker dell'aggressività del tumore.
Spiega la Dottoressa Charlotte Bevan, del Department of Surgery and Cancer
all'Imperial College London ed autrice senior dello studio: "Al momento non c'è modo di prevedere se il tumore vi ucciderà o se sarà semplicemente innocuo: le attuali terapie ormonali funzionano per un limitato periodo di tempo e la chemioterapia è spesso inefficace, contro il cancro alla prostata. E' realmente necessario trovare nuovi trattamenti."
Il cancro alla prostata, per svilupparsi, dipende dagli ormoni maschili, che stimolano la divisione delle cellule tumorali
permettendone lo sviluppo.
I trattamenti che riducono o inibiscono gli ormoni
sono inizialmente efficaci, ma, a volte, il tumore smette di rispondere alla
terapia e diventa più aggressivo.
La Dottoressa Bevan, ed il suo gruppo, hanno cominciato esponendo le cellule tumorali agli ormoni maschili e controllando come cambiavano i livelli delle diverse proteine.
Hanno scoperto che gli ormoni facevano produrre alle cellule una minore quantità di proteina FUS, ed hanno controllato l'eventuale influenza da parte della FUS sulla crescita delle cellule tumorali, inserendo delle extra copie del gene per la FUS, nelle cellule cresciute in cultura.
Le cellule che producevano più FUS portavano ad una riduzione delle cellule tumorali.
Dichiara Greg Brooke, principale autore dello studio, del Department of Surgery and Cancer at Imperial College London: "Il nostro studio suggerisce che la FUS rappresenti un collegamento fondamentale tra gli ormoni maschili e la divisione delle cellule.
Il prossimo passo è nel vedere se la FUS può essere un test utile per valutare l'aggressività del tumore alla prostata.
In seguito potremmo cercare i modi per incrementare i livelli di FUS nei pazienti per vedere se diminuisce la crescita del tumore o se aumenta la risposta alla terapia ormonale.
Se la proteina FUS è veramente un soppressore del tumore, potrebbe anche essere coinvolta in altri tumori come quello al seno, che ha molte analogie con quello della prostata".
Per saperne di più
Scientists find key protein that suppresses prostate cancer growth in the laboratory
Imperial
College London
(MDN)
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