Uno su quattro di quelli che usano ketamina ha o avrà
problemi di incontinenza urinaria e non solo. Potrà soffrire di dolori addominali, problemi di controllo della vescica e del tratto urinario, problemi legati alla dose ed alla
frequenza di assunzione: dosi maggiori e/o più frequenti comporteranno problemi maggiori.
Bruxelles - L'enfant qui pisse
Lo studio che ha evidenziato il problema è apparso sul British Journal of Urology
International.
I ricercatori hanno trovato che di 1.285 giovani adulti che avevano dichiarato di aver abusato della ketamina nell'anno passato, il 27% aveva sviluppato
problemi dell'apparato urinario.
L'abuso di ketamina, in crescita in molti paesi, è accompagnato da problemi mentali, allucinazioni, problemi di memoria, di
elaborazione dei pensieri, di concentrazione e di innalzamento della pressione sanguigna.
Lo studio, condotto da Angela Cottrell, una ricercatrice del Bristol Urological Institute, si è concentrato sui sintomi legati all'apparato urinario come dolori al basso ventre, dolori quando si urina, sangue nelle urine e problemi di controllo della minzione.
Lo studio è stato realizzato analizzando i dati di un'indagine online promossa dal club-music magazine inglese MixMag.
Di 3.806 ragazze e ragazzi che hanno risposto, metà ha dichiarato di avere provato la ketamina almeno una volta, mentre 1.285, un terzo dell'intero gruppo, ha dichiarato di averla assunto nell'ultimo anno.
Tra quelli che hanno assunto la sostanza nell'ultimo anno il 17% ha mostrato sintomi di dipendenza, come desiderare di smettere di prenderla senza riuscirci. Questi hanno la tendenza ad
assumerne sempre di più e sempre più spesso.
In generale i problemi urinari ed i dolori addominali hanno seguito gli incrementi delle assunzioni e, spesso, sono spariti interrompendo l'uso.
Tra i partecipanti allo studio 251
hanno descritto le loro esperienze.
Metà di questi ha affermato di avere avuto un miglioramento quando ha smesso di prendere la ketamina mentre un altro 43% ha continuato ad avere problemi urinari ma ha anche
continuato ad abusare della sostanza.
Il 4% ha poi dichiarato di avere avuto un peggioramento dei problemi anche dopo avere sospeso l'assunzione della sostanza.
Spiega Angela Cottrell che potrebbe esserci un punto nel quale i problemi diventano irreversibili ma che se ne sa ancora troppo poco. La ricercatrice sollecita poi
la diffusione delle informazioni sia tra gli utilizzatori che
tra i sanitari dei pronto soccorsi in modo da gestire al meglio i problemi cercando di circoscriverne le dimensioni e di evitare la cronicizzazione delle patologie connesse.
Per saperne di più
The prevalence and natural history of urinary symptoms among recreational ketamine users
( MDN )
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