E' stato trovato un nuovo modo per dirigere le naturali cellule staminali del corpo verso la rigenerazione delle ossa. Il trattamento, sviluppato sui topi, è indirizzato al contrasto dell'osteoporosi e di altre patologie dello scheletro.
Le ossa sono costituite da una struttura di minerali e proteine, riempite con cellule ossee. I tessuti ossei si riducono e vengono ricostruiti continuamente: quando la ricostruzione diventa inferiore alla distruzione le ossa si
indeboliscono portando all'osteoporosi, e questo è ciò che avviene con il passare degli anni.
Gli osteoblasti, le cellule che ricostruiscono le ossa migrando nella parte
esterna dove creano nuovo tessuto sono derivate da cellule staminali mesenchimali che si trovano nel midollo osseo, all'interno dell'osso.
Invecchiando perdiamo cellule staminali mesenchimali ed il processo di ricostruzione rallenta.
Un gruppo di ricercatori coordinati dal Dr. Wei Yao della University of California, Davis, ha cercato di costruire nuovo tessuto osseo indirizzando le cellule staminali mesenchimali verso la parte esterna dell'osso, più rapidamente.
Quando le cellule staminali mesenchimali mutano in osteoblasti esprimono una proteina superficiale chiamata integrina a4ß1 che le aiuta ad attaccarsi alla superficie dei tessuti e delle ossa. I ricercatori hanno ipotizzato che un collante che tenesse legate integrina a4ß1 e superficie esterna dell'osso avrebbe facilitato l'adesione delle cellule alla parete delle ossa.
Gli studiosi hanno perciò creato un composto ibrido tra due molecole: LLP2A, una molecola
protein simile che aderisce alle integrine a4ß1 e l'alendronato, un farmaco per l'osteoporosi che aderisce alla superficie esterna delle ossa, chiamandolo LLP2A-Ale.
Dopo 4 settimane di trattamento con LLP2A-Ale, le ossa dei topi sani erano più robuste ed avevano più tessuto rispetto ai topi trattati
solo con alendronato o con salina.
Nei topi con ossa indebolite, sono state arrestate ulteriori perdite di ossa, e siccome i topi, come gli esseri umani, invecchiando perdono massa ossea, gli scienziati hanno trattato con LLP2A-Ale anche topi anziani. Il composto ha aumentato il tessuto osseo e prevenuta la perdita legata all'invecchiamento.
Il tasso di depauperazione delle ossa può crescere rapidamente con la menopausa, in concomitanza con il calo degli estrogeni nell'organismo.
I ricercatori hanno verificato l'efficacia del composto LLP2A-Ale anche in questa situazione, somministrando LLP2A-Ale o ormone paratiroideo, una molecola che notoriamente stimola la formazione ossea. Il risultato è stato che l'incremento è stato efficiente in modo analogo in ambedue le somministrazioni.
La Dr. Nancy
Lane,co-ricercatrice della University of California Davis conclude sottolineando che è la prima
volta che si riescono ad indirizzare le cellule staminali di una persona verso la superficie delle ossa dove possono rigenerarle: questa potrebbe diventare una tecnica rivoluzionaria nell'affrontare sia l'osteopatia chele altre patologie che richiedono la formazione di nuove ossa.
Prima che il composto sia pronto per la sperimentazione sull'uomo, però, saranno necessari nuovi studi.
Lo studio è stato finanziato da molti componenti dei National Institutes of Health (NIH) ed è apparso online sul numero del 5 febbraio 2012 di Nature Medicine.
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National Institutes of Health (NIH)
(Marco
Dal Negro)
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