E' stato trovato un importante rapporto tra obesità, disturbi respiratori nel sonno ed elaborazione cognitiva nei bambini delle scuole
elementari.
Karen Spruyt, PhD, assistente professore al Department of Pediatrics della Pritzer School of Medicine spiega che la complessa interdipendenza tra indice di massa corporea (BMI) ed i disturbi respiratori nel sonno è particolarmente rilevante nei bambini, i cui cervelli si stanno sviluppando. Il fatto che l'obesità sia in crescita tra i bambini può rendere più importante questo rapporto.
Secondo la dottoressa Karen Spruyt i disturbi respiratori nel sonno hanno un effetto negativo sull'apprendimento e sul peso, ed il peso moltiplica il rischio di disturbi respiratori nel sonno e le relative conseguenze sull'apprendimento. La funzione
congnitiva squilibrata è associata con un aumentato rischio di aumento di peso e di disturbi respiratori nel sonno.
Per contro buone capacità di apprendimento possono
essere protettive contro aumento di peso e disturbi respiratori nel sonno.
Lo studio ha coinvolto 351 bambini delle scuole elementari di età media di circa 8 anni nella città di Louisville, nel Kentucky, che si sono sottoposti a verifiche neurocognitive con la Differential Abilities Scale, e seguito di uno studio notturno del sonno, polisonnografia notturna. I disturbi respiratori nel sonno sono stati misurati con l'indice dell'apnea ostruttiva/ipopnea (AHI), definito come il numero di apnee ed ipoapnee per ora di sonno. Le misure antropometriche hanno compreso l'indice di massa corporea. I dati sono stati analizzati con la tecnica statistica Structural Equation Modeling, usata per valutare le
relazioni causali tra variabili di interesse.
Lo studio è pubblicato online sull'American Thoracic Society's American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.
Per saperne di più
American Thoracic Society
(MDN)
|