Negli Stati Uniti la percentuale di gemelli rispetto alla popolazione sta crescendo: nel 1980 era di un gemello ogni 53
bimbi nati e nel 2009 è stato uno ogni 30.
L'incremento è legato alla crescente disponibilità di trattamenti per la
sterilità assieme al crescente numero di gravidanze in età sempre più avanzata.
I dati sono stati presentati da Barbara Luke della Michigan State University al 14° Congresso della International Society of Twin Studies tenutosi recentemente a Firenze.
Dal congresso è anche emerso che a questo fenomeno è associato un incremento della tendenza ad ammalarsi e della mortalità, con relativa crescita dei costi sanitari.
Barbara Luke ha spiegato che prima del 1980 la percentuale di parti gemellari era stabile intorno al 2% del totale dei parti, ma che negli ultimi decenni questa è cresciuta sensibilmente in
tutte le fasce di età delle donne, in particolare in quelle di età superiore ai 30 anni che rappresentano 1/3 dell'incremento, mentre i 2/3 sono legati all'aumento dei trattamenti per l'infertilità.
Negli US il 12% delle donne si è sottoposto a qualche terapia per la fertilità.
La Luke ha anche dato le cifre per i parti tripli: 1 bambino su 2.702 nel 1980 ed 1 su 651 nel 2009.
Si è anche sottolineato che diversi studi precedenti hanno evidenziato che le madri che si sono sottoposte a a trattamenti per la fertilità hanno poi avuto maggiori problemi di salute rispetto a chi aveva concepito in modo naturale.
Per saperne di più
Michigan State University
( MDN )
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