C'è una crescita
significativa, negli U.S., di bambini che nascono già con problemi di astinenza da
oppiacei, e questo significa che sempre più neomamme hanno assunto farmaci a base di sostanze derivate dall'oppio, spesso antidolorifici o calmanti, usati anche come droghe.
E' la sindrome da astinenza neonatale, la chiamano neonatal abstinence syndrome (NAS) e tra il 2000 ed il 2009 negli U.S. è cresciuta di 5 volte: ne
diamo notizia perché spesso gli Stati Uniti anticipano evoluzioni e fenomeni che dopo un certo periodo di tempo arrivano, in qualche misura, anche in molti altri paesi industrializzati come il nostro.
Un recente studio nazionale (U.S.) ha rilavato che il 16% delle gestanti adolescenti (13-18 anni) ed il 7,4% delle gestanti di età tra i 18 ed i 18 ed i 25 anni assume
farmaci vietati anche se il problema riguarda anche altre sostanze.
La sindrome da astinenza è caratterizzata da una vasta gamma di segnali come irritabilità, ipertonia muscolare, tremori, intolleranze verso il cibo, convulsioni e problemi respiratori. Si ritrovano i sintomi che riguardano questa sindrome nel 60-80% dei neonati
esposti ad eroina o metadone nell'utero.
Lo studio, è stato realizzato da Stephen W. Patrick, M.D., M.P.H., M.S., del University of Michigan Health System, Ann Arbor, Mich. e dai suoi colleghi.
Il tasso di neonati con la sindrome NAS è passato tra il 2000 ed il 2009 da 1,20 a 3,39 per mille nati in ospedale, all'anno. Nello stesso periodo il tasso di madri dipendenti da oppiacei è passato da 1,19 a 5,63 per 1.000 che hanno partorito in ospedale all'anno.
Questi bambini hanno mostrato in più, rispetto agli
altri nati in ospedale, il 30,9% di problemi respiratori, il 19,1% di problemi di sottopeso, il 18,1% di problemi di alimentazione ed il 2,3 di
convulsioni.
( MDN )
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