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Stress e vita quotidiana danneggiano il DNA del seme maschile e la fertilità (15/06/2016) |
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Normalmente le analisi per la valutazione della fecondità del seme maschile riguardano il numero e lo stato complessivo degli spermatozoi, ma uno studio polacco mostra che il grado di frammentazione del DNA potrebbe essere un migliore indicatore di fertilità.
Il DNA contiene le informazioni genetiche delle cellule e le caratteristiche ereditarie: gli uomini che hanno il DNA frammentato hanno minori possibilità di concepire, sia per via naturale che in vitro. L'obbiettivo del Dr. Marian Radwan del Gameta Hospital di Rzgow, in Polonia, era quello di stabilire se negli uomini adulti lo stress ed i fattori che caratterizzano la vita quotidiana fossero associati con un danno al DNA degli spermatozoi.
Lo studio ha lavorato su
286 uomini di età inferiore ai 45 anni,che avevano
richiesto esami diagnostici sulla fertilità e che
avevano una concentrazione spermatica normale o una
leggera oligozoospermia.
In questo studio i
ricercatori hanno riscontrato un rapporto tra danno
del DNA spermatico ed elementi della vita
quotidiana. Altri fattori legati agli stili di vita come l'obesità e l'utilizzo dei telefoni cellulari per più di 10 anni sono risultati positivamente associati con percentuali di immaturità spermatica. Nessun legame invece tra caffé, alcol, fumo, attività fisica e frammentazione del DNA spermatico. I risultati emersi da questo studio hanno perciò mostrato che età, obesità, radiazioni da telefono cellulare e stress legato al lavoro danneggiano il DNA degli spermatozoi. Tutti i partecipanti avevano concentrazioni si spermatozoi nella norma, ma quelli meno giovani e quelli più stressati avevano il DNA spermatico più frammentato.
Oltre a ciò i
ricercatori hanno riscontrato alcune evidenze
relative ad una trasmissibilità dei danni al DNA
alla prole che vedrebbe un aumento del rischio di
mutazioni geniche legate a diverse malattie.
Per saperne di più Marco Dal Negro |