Crescere con molte sorelle rende il maschio meno sexy. Almeno tra i
topi.
Un nuovo studio pubblicato su Psychological Science, un giornale
della Association for Psychological Science, ha scoperto che le
percentuali di maschi e di femmine presenti nella famiglia, la
ratio, in cui cresce un topo maschio, influenzano sia il suo
comportamento sessuale che il modo in cui le femmine si rapportano
con lui.
David Crews, uno psicobiologo della University of Texas di Austin,
si è interessato a come la prima parte della vita influenza il
successivo comportamento. E' un argomento ritenuto di grande
interesse, come per esempio nel caso degli studi che hanno
dimostrato l'importanza della posizione del feto nell'utero. Ad
esempio, il feto di una femmina che si è sviluppato nell'utero tra
due fratelli crescerà più mascolinizzata, perchè è stata esposta
agli ormoni maschili di questi.
Altri ricercatori hanno trovato che anche la dominante maschile o
femminile nella cucciolata influenza il successivo comportamento
adulto. Ma David Crews voleva separare le influenze dei diversi
momenti, quelle della vita intrauterina da quelli della vita
successiva alla nascita, in modo da poter valutare e pesare ciascuna
influenza.
Per arrivare a questa verifica i ricercatori hanno contato il numero
di maschi e di femmine di ogni cucciolata di topi in laboratorio.
Poi ha raggruppato i piccoli in tre gruppi: nel primo il numero di
maschi e di femmine era equilibrato. Nel secondo c'era una forte
dominante maschile e nel terzo una forte dominante femminile.
A questo punto i ricercatori hanno osservato i comportamenti di
madre e figli e, una volta cresciuti, hanno osservato il
comportamento dei maschi nei confronti delle femmine.
Ne è emerso che non vi erano effetti legati alle diversità durante
la gravidanza, ma le differenze erano grandi in funzione dei gruppi
nei quali i maschi erano cresciuti.
Quando i maschi cresciuti in mezzo a molte sorelle venivano in
contatto con femmine ricettive passavano molto meno tempo ad
accoppiarsi rispetto ai maschi degli altri due gruppi, anche se sia
la penetrazione che l'eiaculazione erano analoghe a quelle degli
altri gruppi.
Un altro elemento emerso è stato che i maschi con molte sorelle
compensavano il fatto di essere meno attraenti per le altre femmine,
e questo si può dedurre guardando le femmine: quando sono
disponibili ad accoppiarsi con un maschio fanno specifici movimenti
con il corpo e con le orecchie che fanno impazzire i maschi. Le
femmine lo fanno meno con maschi cresciuti in mezzo alle femmine.
Crews spiega che questo è quanto avviene con i topi, ma i risultati
hanno implicazioni anche con gli umani. Nelle famiglie è importante
la composizione ed il peso di maschi e femmine, così come il modo
con cui interagiscono. Le famiglie hanno un ruolo fondamentale nella
formazione della personalità, che non viene determinata
dall'ambiente, ma sicuramente ne viene influenzata.
Crews ha realizzato lo studio con Cynthia B. de Medeiros, Stephanie
L. Rees, Maheleth Llinas, ed Alison S. Fleming della University of
Toronto di Mississauga.
Per saperne di più
Association for Psychological Science (MDN) |