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Cos'è
la depressione ?
Una corretta valutazione del tipo di depressione è necessaria e utile
La depressione è una condizione che ha differenti cause e diverse forme di gravità. Ciò che costituisce un punto di difficoltà nella valutazione e nella comprensione delle differenti forme di depressione è anche il fatto che la depressione ha come sintomo principale una modificazione dell_umore, il quale può manifestarsi sempre nello stesso modo, cioè essere riconosciuto da diverse persone che ne soffrono come la medesima tristezza, anche se in realtà le personalità in cui si è prodotto differiscono tra loro. E_ necessario e utile una corretta valutazione della depressione in quanto tale e anche della personalità in cui si radica e di cui è espressione; anche chi ne soffre può utilmente cercare di acquisire maggiore consapevolezza della propria condizione di sofferenza, delle sue cause attraverso gli strumenti culturali e scientifici che esistono. Tuttavia bisogna affermare con decisione che è compito specifico dell_operatore, medico o psicologo discriminare con attenzione tra le diverse forme di depressione. Questo è un compito della più grande importanza e nessuna parola è sprecata se serve a mettere in guardia tra le facili similitudini tra le diverse forme di depressione. Come ognuno constata facilmente, infatti, si apprendono frequentemente tragiche notizie di cronaca in cui una persona inspiegabilmente si uccide o uccide i famigliari; e in questi casi qualche volta emerge che la persona era affetta da depressione ed in cura presso un servizio psichiatrico. In questi casi la depressione, forse, non è stata adeguatamente valutata e non si è considerato attentamente che tipo di personalità ci fosse alla sua base.
Quando si presenta come condizione transitoria e connessa ad una perdita, ad una separazione o ad una delusione reale viene chiamata comunemente lutto. Il lutto è una condizione di depressione connessa ad una perdita affettiva oppure a qualcosa di valore ideale. Il lutto è una condizione che si verifica quando abbiamo dato un grande valore affettivo a qualcuno o a qualcosa e, di conseguenza, soffriamo per la perdita che si è prodotta. Il lutto si configura così come il primo passo in un processo di separazione, che utilizza prevalentemente le risorse della sofferenza e che, quando svanisce, fa sentire la persona come rinata. Nel lutto quindi la differenza tra Sé e ciò che è perduto si mantiene e la persona può lentamente ritrovare nel proprio Sé le sue energie vitali.
All_opposto la depressione grave, detta anche tradizionalmente malinconia, che può essere anche caratterizzata dall_alternanza con stati di eccitazione euforica e progressivamente angosciosa (stati maniacali), è uno stato non transitorio e che non deve essere considerata una reazione "fisiologica" del mentale; la malinconia è segno infatti di una sofferenza personale molto forte e va considerata come una malattia, essa cioè non va sottovalutata in nessun caso. Nella melanconia la persona soffre perché il proprio Sé non riesce ad accettare qualcosa che avviene nella realtà; questa non accettazione è così radicale che la persona sprofonda in una non-vita.
In alcuni casi, la persona ammalata di depressione vive ed ha vissuto da sempre un contrasto interno tra i propri desideri ed inclinazioni e la possibilità di metterli in atto.
Esistono forme di depressione che possono quanto la depressione grave portare ad una condizione di tale sofferenza da rendere difficili le attività di lavoro e di vita sociale quotidiana. Ma in questi casi la capacità della persona di risolvere il problema riflettendo sulla propria vita e sui propri sentimenti sembra essere intatta; la persona non sembra lottare contro una volontà ostile interna, come nel caso della melanconia. Anche questo tipo di depressione può subentrare in funzione di una perdita o di una delusione. In questo caso la persona vive ed ha vissuto da sempre un conflitto interno tra i propri desideri ed inclinazioni e la possibilità di metterli in atto; soprattutto nel campo dell_amore, ma non solo, la persona depressa ha accettato nella sua vita di risolvere questo contrasto rinunciando ai propri desideri e alle proprie inclinazioni, alle aspirazioni profonde del proprio Sé. La persona depressa ha cioè da sempre avuto una grande sfiducia nei confronti dei propri desideri e inclinazioni.
(Dott.
Luigi Colombo)
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