L'autrice di 'Luka', 'Tom's Diner' e di mille storie americane in cui un'intera generazione si è identificata, esplora ancora una volta il mondo interiore in tredici nuove canzoni: lo fa con un'estetica ridotta all'osso, con la sua voce fragile di sempre ma con la fermezza della donna cresciuta. L'artista oggi vive a New York con il nuovo compagno e Ruby, figlia del primo marito.
La vita non è mai stata molto generosa con Suzanne Vega: come ha trovato, ogni volta, l'energia per ripartire?
<Lo ammetto, ci è voluto un po' di tempo per ritrovare me stessa, dopo il divorzio e varie vicende spiacevoli. Ma ho voltato pagina: prima di tutto ho mia figlio Ruby, unico riferimento saldo; ho un nuovo amore. E poi ho venduto casa, ho cambiato manager e discografica. Si va
avanti>.
La sua risposta alle durezze è dolcezza nella voce e determinazione nei testi...
Penso che ci sia una certa semplicità nella mia voce e nel modo di pormi: è la mia natura e non potrei cambiare neanche se lo volessi. Qualche volta mi domando anch'io: perché non sono più dura o arrabbiata?
Gli arrangiamenti sono raffinati, come ritmo e melodie anche quando canta le delusioni d'amore e i fallimenti...
<Amo il linguaggio e le poesie. Per me, scrivere le parole di una canzone rappresenta l'ottanta per cento del lavoro. Uso la musica come veicolo per esprimermi perché amo le canzoni, ma non credo di essere una buona musicista o una grande cantante. La mia forza sta nelle parole. Esisto nelle parole, non nella voce.>
In 'Last year trouble' dice: 'ce ne saranno ancora o saranno di meno? E in 'Penitent' dice di 'combattere così forte da vedere il mio pugno alzato sfidare l'eternità'. Ci sono stati momenti nella sua vita in cui pensava di aver perso ogni speranza?
C'è stato un periodo nel '98 poco dopo il divorzio altri momenti in vita mia identici quando mi sono sentita sparire, disperata, è stato molto difficile....e ce l'ho fatta ugualmente!
La sua versatilità l'ha portata anche a esprimere sentimenti disegnando: alcuni brani nascono da immagini?
<No, in questo caso, dove tutti i brani sono ispirati a vita reale. Sono un'artista che ama osservare: mi sono trasferita in un quartiere popolato di New York, e ho il mondo alla mia porta. È sufficiente ascoltare le strade. Quando porto mia figlia a scuola, sento la musica che viene dai negozi e dalle radio: tutti questi suoni nutrono la mia immaginazione... e scrivo quando ne sono capace, a volte la notte, quando Ruby dorme>
Leggere i sentimenti più profondi non crea, a volte, un qualche imbarazzo?
No, perché non sono mai arrivata al privato più profondo, uso il mondo della metafora. Del resto non voglio imbarazzare né me né il pubblico, così racchiudo i sentimenti nelle immagini in cui gli altri possono identificarsi, come in 'Widow's Walk', dove parlo del matrimonio come una nave che affonda.
Essere abbandonati è una paura di tutti: è possibile combatterla?
Penso che se una persona è abbandonata, troverà sicuramente altri che l'ameranno e se ne prenderanno cura. E' importante trovare il mondo cui si appartiene.
In 'Harbor Songs' si cantano i ricordi: in che modo la memoria accompagna la sua vita quotidiana?
La vita di ogni giorno è zeppa di ricordi, sogni, fantasie per il futuro, preghiere e tutti gli aspetti intangibili della vita. E' importante averli, aggiungono ricchezza alla routine.
E' la dignità della donna che canta in Maggie May?
E' la dignità che cerca e si merita. La donna in 'Maggie May' vorrebbe avere una sua dignità e non essere giudicata per le sue apparenze o la sua età. E' un messaggio che mi preme affidare alle donne.
Come vive, oggi, New York?
Come un normalissimo newyorchese! Il mio ragazzo vive con me e Ruby. Mi alzo alle 7.15, preparo la colazione per mia figlia, la vesto e la accompagno al bus per la scuola. Dopo alcune commissioni, vado in palestra o in studio. Cerco di essere a casa per le 6 in modo da cenare con Ruby; la aiuto con i compiti la preparo per la sera, sto un po' con lei finché non si è addormentata. La mia vita a casa gira intorno a lei, come si può comprendere.
Cosa ha imparato, fino ad oggi, dalla vita?
Che siamo troppo ancorati alle nostre idee. Nuovi piaceri e nuove emozioni si presentano davanti a noi quando si gettano via le proprie convinzioni. Ora mi sento meglio, mi sono capitate cose che mai mi sarei aspettata. Soprattutto, la possibilità di amare ancora.
(Francesca
Mineo)
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