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Social media negli U.S.: le belle emozioni si messaggiano o twittano le cattive si telefonano (04/08/2014) |
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Per condividere con gli altri le buone e le cattive notizie uno studio U.S.A. ha visto che, in quel paese, si usano mezzi diversi: Facebook, Twitter, sms e telefono da molti sono vissuti in modo molto più selettivo di quanto potremmo pensare, o di quanto avvenga nella nostra cultura.
Lo
studio di Catalina Toma, assistente professore di
Arte della comunicazione alla University of
Wisconsin-Madison mostra il rapporto tra il
contenuto delle informazioni da condividere ed i
mezzi scelti per la condivisione. Ne è venuto fuori che il 70% delle condivisioni con gli altri era avvenuto con l'utilizzo di qualche tipo di supporto elettronico come il messaggiare, telefonare, o con Facebook o con Twitter, e solo il 30% in modo diretto. Secondo Catalina Toma, che studia il modo di porsi online delle persone e l'impatto emotivo dei social media sul benessere emotivo, questi mezzi sono usati dalle persone per connettersi con gli altri in modo sostanziale. I
partecipanti hanno scelto il medium da usare in base
al tipo di emozione da condividere. I momenti brutti, invece, giustificano l'azione di interrompere ciò che gli altri stanno facendo per cui è giustificato l'uso del telefono.
Potremmo osservare che la comunicazione di emozioni
positive rende gli altri partecipi delle nostre
gioie e funziona anche se questi non rispondono in
modo attivo, mentre la comunicazione di emozioni
negative è una specie di richiesta di aiuto che
implica una reazione attiva da parte
dell'interlocutore, anche se poi tutto si complica
in funzione del grado di insicurezza e di fragilità
degli attori coinvolti in questa storia. Per
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Computers in Human Behavior Marco Dal Negro |