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L'equilibrio originario

L’organismo è un sistema complesso che tende continuamente all’equilibrio della configurazione originaria. L’interazione con il mondo circostante porta continuamente variazioni e squilibri ai quali il sistema reagisce cercando di riequilibrarsi. Anche mangiare, respirare ed ogni altra funzione necessaria alla vita del sistema stesso rientrano in ciò. Ma anche il semplice normale ricambio di cellule, così come ogni processo chimico-fisico, ogni atto, ogni cambiamento, cioè il vivere stesso sono un continuo susseguirsi di cambiamenti, di squilibri e riequilibri. Il vivere è ciò ed ogni cambiamento, ogni movimento implicano energia.

Il sistema è quindi, sostanzialmente, un conservatore che vive di piccoli continui cambiamenti. Ciò non significa che cambiamenti maggiori, anche molto importanti non siano possibili, ma il sistema resiste, con una certa inerzia a modificare la configurazione originaria di riferimento, cercando continuamente di ritrovare un equilibrio che gli permetta di vivere.

A grandi linee possiamo dire che per cambiare la configurazione sono necessari o stimoli veramente molto importanti, o stimoli ripetuti come una goccia che scava la roccia.

In ogni caso l’istinto di vita, di sopravvivenza (eros) nel sistema è di solito più forte dell’istinto di morte (Thanatos). Quando non è così il sistema s'indebolisce, si difende meno e può persino arrivare a mettere in atto aggressioni, comportamenti, atti contro sé stesso anche mortali.
La quantità di eros e Thanatos cambia da un organismo all'altro, da un periodo ad un altro ed ognuno ha il proprio equilibrio di cui tenere conto e con cui convivere. Per evitare tante incomprensioni nei rapporti con gli altri è meglio non dimenticarlo.

Marco Dal Negro