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Sono troppe le prescrizioni di antidepressivi? (01/02/2013)

 

Nel Regno Unito le prescrizioni di antidepressivi dal 2010 al 2011 sono cresciute del 9,6% a 46 milioni. E' un'eccessiva medicalizzazione del problema un modo adeguato di affrontarlo?

Il Des Spence, Glasgow GP, ritiene chi gli antidepressivi siano usati troppo facilmente, per troppo tempo e che siano efficaci solo pochi casi, forse.

Il dottore ritiene che l'attuale definizione di depressione clinica, due settimane di cattivo umore, anche dopo un lutto, sia troppo ampia e che stia facendo esplodere la medicalizzazione. Il Dr. Des Spence fa notare che il 75% di quelli che hanno scritto queste definizioni hanno legami con le Società farmaceutiche.

Le linee guida del National Institute for Health and Clinical Excellence (NICE) non indicano l'uso di antidepressivi nel caso di leggera depressione, e nemmeno come primo intervento necessario nella depressione moderata, ma promuovono, invece, le terapie basate sul dialogo.

Un articolo di Cochrane ipotizza che che solo una persona su sette tragga attualmente beneficio dagli antidepressivi mentre milioni di persone seguono cure inefficaci di almeno sei mesi.
Una ulteriore critica è quella verso l'approccio meramente chimico del problema: lo squilibrio nel benessere ha origini molto più complesse all'interno della società, e aggredire il problema solo con i farmaci serve giusto a distrarre dalle altre cause, impedendo di chiedersi perchè siamo una società così infelice.

Mentre Ian Reid, Professore di psichiatria alla University of Aberdeen invita a considerare con attenzione l'affermazione che i farmaci antidepressivi siano troppo prescritti: l'aumento delle prescrizioni sarebbe dovuto più ad un piccolo ma giusto allungamento delle terapie che non ad un aumento dei pazienti.
Secondo il professore sono da prendere con le pinze anche i dati sulla inefficacia dei farmaci, fatta esclusione per i casi gravi, e rigetta gli studi che attribuiscono l'eccesso di farmaci ad una scarsa disponibilità di psicoterapeuti.

Ian Reid conclude sostenendo che gli antidepressivi sono una delle opzioni terapeutiche per il trattamento della depressione ma non sono la panacea che tutto risolve, ed un trattamento non esclude l'altro. Secondo Ian Reid non vi è un eccesso di uso di farmaci e si tratta solo di una demonizzazione pubblica dei farmaci.

Rimane ora da chiarire se all'aumento dell'uso dei farmaci antidepressivi corrisponda in realtà un aumento dei problemi di depressione nella popolazione britannica, nel qual caso si renderebbe forse necessaria una qualche ulteriore analisi sulle cause e, perchè no, sui rimedi.

Per saperne di più
http://www.bmj.com/content/346/bmj.f191

(MDN)


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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