Depressione: dopo l'analisi del sangue per prevedere
il rischio della depressione post-partum (Depressione
post parto: un'analisi del sangue predirà chi è più
a rischio), è la volta della diagnosi per la
depressione nella fase dell'adolescenza.
Gli scienziati della Northwestern Medicine
sostengono di aver messo a punto il primo test del
sangue in grado di diagnosticare in modo oggettivo
non solo la depressione negli adolescenti, ma anche
di identificarne i maggiori sottotipi, distinguendo
tra depressione maggiore e depressione combinata con
l'ansietà. Lo studio di dimensioni molto modeste, ha
riguardato 14 adolescenti depressi e 14 sani.
Al di là della necessaria cautela indispensabile
quando si affrontano argomenti così complessi e
sfumati come la depressione e l'ansia, in
particolare nel caso in cui si operino
semplificazioni per farli rientrare in poche
semplici categorie, la scoperta in sé potrebbe avere
risvolti molto importanti. Perchè se la materia è
oltremodo complessa anche la diagnosi lo è ed uno
strumento di questo tipo potrebbe rivelarsi più che
utile, ancora di più per tutti quegli specialisti
naturalmente poco dotati di sfumature, e quindi di
capacità di comprendere realtà complesse.
Il caso della depressione nel periodo
dell'adolescenza, così marcato dagli sbalzi di umore
che accompagnano successi e sconfitte di persone che
si stanno formando, e quindi più fragili, e che si
stanno preparando alla vita, è forse il caso in cui
può essere più di aiuto questa nuova scoperta.
Purché rimanga un ausilio e non l'unica base per
somministrare psicofarmaci, spesso più deleteri che
utili in situazioni di questo tipo, nelle quali è
più importante imparare a gestire il malessere che
eliminarlo.
Secondo lo studio U.S., in quel paese la depressione
maggiore interessa dal 2 al 4% dei pre-adolescenti e
dal 10 al 20% degli adolescenti degli ultimi anni.
Spesso in questi casi si osserva un incremento
dell'uso e dell'abuso di sostanze, disagio sociale,
malattie fisiche fino al suicidio.
Gli adolescenti dello studio erano pazienti della
dottoressa Kathleen Pajer, M.D. co-prima autrice
dello studio, e dei suoi colleghi del Research
Institute of Nationwide Children's Hospital di
Columbus, Ohio. Ora Kathleen Pajer è a capo della
divisione di psichiatria infantile ed adolescenziale
della Dalhousie University's in Nova Scotia, Canada.
Lo studio ha riguardato 14 adolescenti con
depressione maggiore che non erano stati trattati
clinicamente e 14 adolescenti non depressi, tutti di
età compresa tra i 15 ed i 19 anni. Tutti sono stati
divisi per sesso e razza. Il laboratorio di Eva
Redei, Professoressa di psichiatria e scienze
comportamentali alla Northwestern University
Feinberg School of Medicine ha eseguito le analisi
del sangue alla ricerca di 26 marcatori genetici già
identificati in precedenti ricerche. Di questi, 11
erano in grado di differenziarsi tra adolescenti
depressi e non. Oltre a ciò 18 dei 26 marcatori
distinguevano i pazienti con depressione maggiore
rispetto a quelli con depressione associata ad
ansia.
Secondo Eva Redei questi 11 geni sono solo la punta
di un iceberg perchè la depressione è una malattia
molto complessa, ma rappresentano solo l'anticipo di
quanto potrebbe essere scoperto.
Una ultima osservazione: nessuno degli adolescenti
cui è stata diagnosticata la depressione ha scelto
di sottoporsi a trattamenti.
Per saperne di più
Northwestern University
(MDN)
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