In Inghilterra sono molto preoccupati: gli ultimi
dati, che si riferiscono al 2011, mostrano un
aumento annuo del 25% dei casi di Gonorrea, la
seconda infezione sessuale più trasmessa in
Inghilterra. Oltre un terzo dei casi ha riguardato
maschi omosessuali, che erano un quarto nel 2010, e
un terzo dei casi era di persone che erano già tate
infettate in precedenza.
Il Professor Cathy Ison, principale autore del GRASP
Action Plan, HPA, invita a prendere coscienza
dell'aumento di ceppi resistenti alle terapie.
In Inghilterra ed in Galles il rischio di sviluppare
ceppi resistenti nei confronti di farmaci di prima
linea come il ceftriaxone e l'azithromycin nel 2011,
per la prima volta in 5 anni, è sceso leggermente,
ma i casi di fallimento del trattamento ora sono
stati riportati da ogni parte, e senza nuovi agenti
antimicrobici il responsabile della sanità inglese
avvisa il governo della necessità di aggiungere il
rischio di resistenza agli antibiotici di prima
linea al registro delle emergenze civili.
La Professoressa Dame Sally Davies, Ufficiale medico
capo, mette in evidenza la crescita di casi di
gonorrea resistente agli antibiotici negli ultimi 10
anni spiegando che il nuovo piano sta raccogliendo
dati sul problema per permettere di seguirlo e di
gestirlo al meglio suggerendo anche alla popolazione
di seguire quei comportamenti che permettano di
fermare l'espansione di batteri resistenti.
Per saperne di più
OMS: la gonorrea è diventata un superbatterio
(12/06/2012)
Malattie sessualmente trasmissibili: una nuova arma
contro la gonorrea? (09/03/2012)
Gonorrea: anche qui il superbatterio resistente agli
anitbiotici? (12/07/2011)
http://www.hpa.org.uk
(MDN)
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