Per curare i tumori cerebrali come il glioblastoma
fra un po' si potranno usare cellule staminali
mesenchimali estratte dal grasso del paziente,
modificate in modo da veicolare i farmaci che
dovranno colpire le cellule cerebrali tumorali.
Normalmente queste staminali si prelevano dal
midollo osseo, ma è un procedimento molto più
impegnativo e complesso rispetto a prelevarle dal
grasso del paziente.
Queste staminali hanno la caratteristica di puntare
alle cellule malate dell'organismo ponendosi come
veicolo privilegiato per portare farmaci e terapie
alle cellule.
Il glioblastoma è un tipo di tumore particolarmente
cattivo, aggressivo, che anche dopo intervento
chirurgico, chemioterapia e radioterapia ha un alto
tasso di resistenza, tanto che molto spesso i
pazienti non superano i 18 mesi dalla diagnosi.
Un'altra caratteristica di questo tumore è la
mobilità: quando si rimuove la massa tumorale è
facile che rimangano alcune cellule sparse che poi
si spostano nel cervello e vanno a creare danni in
altre parti. Le cellule staminali mesenchimali hanno
la capacità cercare, trovare e di installarsi
all'interno delle cellule tumorali portando con sé
gli eventuali trattamenti per distruggerle.
Per i propri esperimenti in laboratorio Alfredo
Quinones-Hinojosa, M.D., professore di
neurochirurgia, oncologia e neuroscienze alla Johns
Hopkins University School of Medicine, ha isolato e
fatto crescere in provetta cellule staminali umane
prese da midollo osseo, da grasso, ed una terza
linea di cellule prese dal grasso dei pazienti
stessi. Paragonando le tre linee di cellule i
ricercatori hanno visto che tutte si erano
riprodotte bene, erano migrate e rimaste vive
mantenendo in modo uguale il proprio potenziale di
cellule staminali. Ed è importante che le cellule
del paziente possano svolgere il compito di
trasportatore all'interno del corpo, anche se ci
vorranno ancora molti anni prima che tutto ciò possa
diventare una terapia normalmente in uso.
I risultati della ricerca sono pubblicati sulla
rivista PLOS ONE.
La ricerca ha avuto il supporto deiNational
Institutes of Health’s National Institute of
Neurological Disorders and Stroke (R01-NS070024),
del Maryland Stem Cell Research Fund e del Howard
Hughes Medical Institute.
Altri ricercatori del Johns Hopkins che hanno
partecipato allo studio sono Courtney Pendleton,
M.D.; Qian Li, Ph.D.; David A Chesler, M.D., Ph.D.;
Kristy Yuan, M.D. e Hugo Guerrero-Cazares, M.D.,
Ph.D.
Per
saperne di più sulle cellule staminali...
Per saperne di più
http://www.hopkinsmedicine.org/
(MDN)
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