Potrebbe essere un'ottima notizia per molti: i
ricercatori del Johns Hopkins Medicine hanno
scoperto che il glutammato presente nel cervello è
legato alla sindrome delle gambe senza riposo,
chiamata anche RLS dall'inglese Restless Legs
Syndrome.
Si tratta di un disturbo neurologico caratterizzato
da una voglia irrefrenabile di muovere le gambe,
associata spesso ad una sensazione di fastidio,
dolore e/o formicolio agli arti inferiori, i sintomi
sono peggiorati dal riposo e dalla sedentarietà e
aumentano nelle ore serali, rendendo il sonno
difficile e faticoso.

Il glutammato è un amminoacido che nel cervello
svolge l’importante funzione di neurotrasmettitore
eccitatorio.
Assunto in quantità eccessive, l’acido glutammico
può però anche esercitare un effetto dannoso sulle
cellule nervose, portando addirittura al loro
declino.
Per molto tempo i neurologi hanno ritenuto che
questa sindrome fosse connessa con una disfunzione
del modo in cui il cervello usa la dopamina, una
sostanza usata dalle cellule cerebrali per
comunicare e per produrre movimenti fluidi dei
muscoli.
Quando questi segnali neurochimici vengono alterati,
come avviene nel Morbo di Parkinson, si hanno dei
movimenti involontari di parti del corpo.
Per curare la sindrome
delle gambe senza riposo (RLS) ci si rivolge
normalmente ai farmaci che innalzano i livelli della
dopamina, ma diversi studi hanno mostrato che non
portano a miglioramenti significativi della qualità
del sonno.
La percentuale di
persone interessate da questo problema è stimata tra
il 5% ed il 15% della popolazione.
Richard P. Allen,
professore associato di neurologia alla Johns
Hopkins University School of Medicine, usando la
risonanza magnetica, ha trovato che i livelli di
glutammato nel cervello delle persone con la
sindrome delle gambe senza riposo (RLS) erano più
alti rispetto a quelli delle persone non affette da
questa sindrome.
L'area cerebrale
interessata era il talamo, che è coinvolto nella
regolazione della coscienza, del sonno e della
vigilanza.
Precedenti studi aveva
mostrato come i pazienti che dormivano mediamente
5,5 ore per notte, anche se con la sindrome delle
gambe senza riposo (RLS), raramente riportavano
problemi di eccessiva sonnolenza durante il giorno.
Secondo Allen questo fatto è da mettere in relazione
con il ruolo del glutammato che, se presente in
quantità eccessive, può mettere il cervello in uno
stato di iperagitazione giorno e notte.
Approfondire il ruolo di
eccitante nervoso del glutammato, le interazioni con
la dopamina e quanto scoperto da Allen potrà
sicuramente portare notevoli benefici e tutti coloro
che soffrono di sindrome delle gambe senza riposo (RLS),
ma non solo.
Allargare l'angolo di
visuale potrebbe aprire prospettive molto
importanti, prima di tutto per i malati.
Maggiori specifiche
sulle modalità con le quali è stato realizzato lo
studio sono disponibili nella pagina in inglese da
cui questo articolo ha preso spunto.
Nella stessa pagina trovate anche i nomi degli altri
ricercatori che hanno partecipato alla ricerca e
delle interessanti informazioni su finanziamenti e
rapporti professionali degli autori.
Il glutammato (sotto
forma di acido glutammico) è un amminoacido molto
diffuso in natura, soprattutto nelle proteine di
latte, di frumento, di granoturco e di soia.
La salsa di soia, ad
esempio, è particolarmente ricca di glutammato, che
viene aggiunto a numerosi alimenti per migliorare e
rinforzare il sapore.
Esso agisce al meglio in
combinazione con il sale, e per questa ragione è
spesso contenuto anche nei condimenti in polvere e
nelle miscele di spezie.
Le conseguenze
sull'organismo umano derivate dall'uso alimentare
del glutammato non sono sicuramente state ancora
sufficientemente approfondite con le dovute serenità
e perizia, forse anche a causa dei grossi interessi
coinvolti, ma confidiamo che, prima o poi, ciò
avvenga con grande beneficio di tutta la comunità.
Per saperne di più
Thalamic glutamate/glutamine in restless legs
syndrome: Increased and related to disturbed sleep
Link...
Marco Dal Negro |