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Anoressia: l'ossitocina potrebbe dare una mano (18/03/20 14)

Un nuovo aiuto per affrontare l'anoressia nervosa potrebbe venire dall'ossitocina, il cosiddetto ormone dell'amore.
Ricercatori britannici e coreani hanno pubblicato uno studio dal quale emerge l'azione dell'ossitocina: nei pazienti anoressici altera la tendenza a fissarsi sulle immagini di cibo molto calorico e di corpi grossi. I risultati dello studio seguono quelli di uno precedente, nel quale gli stessi ricercatori mostravano che l'ossitocina modifica le reazioni dei pazienti davanti a volti arrabbiati e disgustati.



 

L'anoressia nervosa riguarda milioni di persone nel mondo, con una incidenza, nel Regno Unito, di una adolescente su 150 ed è una delle principali cause di morte legata a problemi di salute mentale, per complicazioni fisiche o per suicidio.
Come per altri problemi con il cibo e l'aspetto del corpo, le persone anoressiche vivono spesso problemi sociali, con stati di ansia ed ipersensibilità nei confronti delle emozioni negative.
Il problema riguarda femmine e maschi, in particolare le prime.

La Dottoressa Janet Treasure, della Eating Disorders Section nel Department of Psychological Medicine del King’s College London’s Institute of Psychiatry, autrice anziana di ambedue gli studi, spiega che la presenza di problemi di relazione in età precedente al manifestarsi dell'anoressia può contribuire allo sviluppo del problema.
Quando l'adolescente ha problemi ad sentirsi accettata/o, in particolare dal proprio gruppo di riferimento, o immagina di essere fisicamente inadeguata, possono porsi alcune delle basi su cui si potrà sviluppare l'anoressia.

L'ossitocina è un ormone prodotto naturalmente dall'organismo quando ci sono dei legami affettivi, ma anche durante l'attività sessuale, il parto e l'allattamento. Nella forma sintetica l'ormone è stato testato come trattamento per diversi problemi psichiatrici e si è visto che fa stare meglio abbassando l'ansia nei rapporti sociali in persone autistiche.

Nel primo studio, pubblicato su Psychoneuroendocrinology, a 31 persone anoressiche e 33 in buona salute come gruppo di controllo, è stata somministrata, sotto forma di spray nasale, una dose o di ossitocina o, in alternativa, un placebo.
Ai partecipanti è stato richiesto di guardare delle sequenze di immagini di alimenti, sia ad alto che a basso indice calorico, di corpi umani, sia grassi che magri, e di pesi.

Dall'analisi delle reazioni alle immagini si è visto che l'ossitocina riduceva l'attrazione verso le immagini di cibo e di parti del corpo grasse. L'effetto è risultato maggiore con le persone con maggiori problemi di comunicazione.

Il secondo studio, pubblicato su PLOS ONE, ha continuato con le stesse persone, con test analoghi, ai quali erano state aggiunte immagini di persone arrabbiate, disgustate o felici.
Con l'assunzione della dose di ossitocina le persone anoressiche si concentravano meno sulle immagini che mostravano disgusto, mentre nei confronti di quelle arrabbiate mostravano un atteggiamento semplicimente di controllo.

Per il Professor Youl-Ri Kim, della Inje University di Seoul, South Korea, principale autore di ambedue le ricerche, i risultati mostrano che l'ossitocina riduce la tendenza inconscia a concentrarsi sul cibo, la forma del corpo e le emozioni negative come il disgusto da parte dei pazienti anoressici, e questo avviene in un contesto di carenza di farmaci efficaci per la cura dell'anoressia.

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Per saperne di più

Kim, Y-R. et al. ‘Intranasal oxytocin attenuates attentional bias for eating and fat shape stimuli in patients with anorexia nervosa’ published in Psychoneuroendocrinology, Youl-Ri Kim, et al.

‘The impact of intranasal oxytocin on attention to social emotional stimuli in patients with anorexia nervosa: a double blind within subject cross-over experiment’ published in PLOS ONE on 6th March 2014 doi: 10.1371/journal.pone.0090721

Marco Dal Negro

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