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Cani che rilevano tumori con l'olfatto: il punto sulla ricerca scientifica (31/08/2015)

Il servizio sanitario nazionale britannico ha da poco approvato una sperimentazione sulla capacità di rilevare il cancro alla prostata con l'olfatto da parte di cani addestrati, con lo scopo di verificare gli errori prodotti dall'attuale test PSA (prostate specific antigen).

Si ritiene che la base scientifica della capacità dei cani di rilevare l'odore del cancro risieda nei composti organici volatili prodotti dalle cellule tumorali. E' stato stabilito, infatti, che durante la crescita del tumore avvengono dei cambiamenti in alcune proteine cellulari che portano a perossidazione dei componenti della membrana cellulare che quindi produce composti organici volatili che possono essere rilevati.
Molti studi indicano che nei primi stadi del processo di sviluppo della malattia questi composti volatili vengono escreti nelle urine o esalati nell'alito.

Sono diversi gli studi pubblicati nel mondo a supporto di questa tesi:

- di Cornu e colleghi, (European Urology 2011), ‘Olfactory Detection of Prostate Cancer by Dogs Sniffing Urine: A Step Forward in Early Diagnosis’, ha indicato le capacità dei cani di rilevare i cancri (sensibilità 91%, specificità 91%);

- un secondo studio pubblicato nel 2011 da Sonoda e colleghi studiava uno screening del tumore del colon-retto tramite campioni fecali, anche in questo caso con risultati promettenti (sensibilità97%, specificità 99%);

- un recente studio italiano (Taverna ed altri, Journal of Urology 2014) ha riportato l'accuratezza diagnostica di canni addestrati per riconoscere in campioni di urina i composti organci volatili specifici del cancro alla prostata (sensibiblità 98-100%, specificità 98-99%).

- Ehmann ed altri (European Respiratory Journal, 2012) hanno realizzato il primo studio che ha mostrato che l'olfatto dei cani è in grado di rilevare in modo affidabile il cancro al polmone da campioni di alito (sensibilità 71%, specificitàà 93%).

 

Gli scienziati sperano che i cani possano rappresentare la seconda linea nella rilevazione dei tumori, con bassi tassi di falsi positivi ed alta accuratezza. E se verrà provato che i cani sono uno strumento di rilevazione affidabile, potrebbe essere sviluppato un test di gran lunga superiore al PSA.
L'addestramento dei cani dura circa 6 mesi, dopo i quali possono identificare in modo affidabile le urine che contengono tracce di cellule cancerose.

Nel futuro ci saranno apparecchi elettronici negli studi medici che con un campione daranno risposte immediate sulla eventuale presenza di tumore, ma per la realizzazione di nasi elettronici sensibili come quelli dei cani ci vorranno ancora diversi anni: oggi i cani rilevano parti per trilione mentre i nasi elettronici parti per milione. Una bella differenza.

Per saperne di più
Medical Detection Dogs

Olfactory System of Highly Trained Dogs Detects Prostate Cancer in Urine Samples
Gianluigi Taverna, Lorenzo Tidu, Fabio Grizzi, Valter Torri, Alberto Mandressi, Paolo Sardella, Giuseppe La Torre, Giampiero Cocciolone, Mauro Seveso, Guido Giusti, Rodolfo Hurle, Armando Santoro, Pierpaolo Graziotti
http://dx.doi.org/10.1016/j.juro.2014.09.099

Marco Dal Negro

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