Il servizio sanitario nazionale britannico ha da
poco approvato una sperimentazione sulla capacità di
rilevare il cancro alla prostata con l'olfatto da
parte di cani addestrati, con lo scopo di verificare
gli errori prodotti dall'attuale test PSA (prostate
specific antigen).
Si ritiene che la base scientifica della capacità
dei cani di rilevare l'odore del cancro risieda nei
composti organici volatili prodotti dalle cellule
tumorali. E' stato stabilito, infatti, che durante
la crescita del tumore avvengono dei cambiamenti in
alcune proteine cellulari che portano a perossidazione dei componenti della membrana
cellulare che quindi produce composti organici
volatili che possono essere rilevati.
Molti studi indicano che nei primi stadi del
processo di sviluppo della malattia questi composti
volatili vengono escreti nelle urine o esalati
nell'alito.
Sono diversi gli studi
pubblicati nel mondo a supporto di questa tesi:
- di Cornu e colleghi, (European
Urology 2011), ‘Olfactory Detection of Prostate
Cancer by Dogs Sniffing Urine: A Step Forward in
Early Diagnosis’, ha indicato le capacità dei cani
di rilevare i cancri (sensibilità 91%, specificità
91%);
- un secondo studio
pubblicato nel 2011 da Sonoda e colleghi studiava
uno screening del tumore del colon-retto tramite
campioni fecali, anche in questo caso con risultati
promettenti (sensibilità97%, specificità 99%);
- un recente studio
italiano (Taverna ed altri, Journal of Urology 2014)
ha riportato l'accuratezza diagnostica di canni
addestrati per riconoscere in campioni di urina i
composti organci volatili specifici del cancro alla
prostata (sensibiblità 98-100%, specificità 98-99%).
- Ehmann ed altri (European
Respiratory Journal, 2012) hanno realizzato il primo
studio che ha mostrato che l'olfatto dei cani è in
grado di rilevare in modo affidabile il cancro al
polmone da campioni di alito (sensibilità 71%,
specificitàà 93%).
Gli scienziati sperano
che i cani possano rappresentare la seconda linea
nella rilevazione dei tumori, con bassi tassi di
falsi positivi ed alta accuratezza. E se verrà
provato che i cani sono uno strumento di rilevazione
affidabile, potrebbe essere sviluppato un test di
gran lunga superiore al PSA.
L'addestramento dei cani dura circa 6 mesi, dopo i
quali possono identificare in modo affidabile le
urine che contengono tracce di cellule cancerose.
Nel futuro ci saranno
apparecchi elettronici negli studi medici che con un
campione daranno risposte immediate sulla eventuale
presenza di tumore, ma per la realizzazione di nasi
elettronici sensibili come quelli dei cani ci
vorranno ancora diversi anni: oggi i cani rilevano
parti per trilione mentre i nasi elettronici parti
per milione. Una bella differenza.
Per saperne di più
Medical Detection Dogs
Olfactory System of
Highly Trained Dogs Detects Prostate Cancer in Urine
Samples
Gianluigi Taverna, Lorenzo Tidu, Fabio Grizzi,
Valter Torri, Alberto Mandressi, Paolo Sardella,
Giuseppe La Torre, Giampiero Cocciolone, Mauro
Seveso, Guido Giusti, Rodolfo Hurle, Armando
Santoro, Pierpaolo Graziotti
http://dx.doi.org/10.1016/j.juro.2014.09.099
Marco Dal Negro |