Anche l'ossitocina, l'ormone dell'amore,
dell'amicizia e della fedeltà ha effetti
collaterali, inattesi ed indesiderati.
Recentemente l'ossitocina è stata indicata come un
aiuto per chi ha problemi a rapportarsi con gli
altri, come l'autismo o dei comportamenti
schizofrenici, ma a seguito di queste scoperte molti
psicologi tendono a prescrivere l'ossitocina anche
in situazioni diverse da quelle per i quali questi
farmaci sono stati preparati.
I ricercatori del Centre
de recherche en développement humain de l'Université
Concordia invitano invece alla prudenza perchè da un
recente studio pubblicato sul giornale dell'American
Psychological Association, Emotion, si vede che, sui
giovani adulti in buona salute, troppa ossitocina ha
l'effetto di generare una ipersensibilità nei
confronti delle emozioni degli altri. E ciò può
creare fraintendimenti e malintesi che possono anche
essere pericolosi,oltre che squilibrati.
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Una persona
ipersensibilizzata nei confronti delle emozioni
altrui diventa più fragile, facile preda delle
persone che invece sono lucide ed opportuniste.
Somministrare l'ossitocina fuori dalle situazioni
patologiche significa perciò assumersi una grande
responsabilità di cui bisogna essere coscienti.
Che sia in ambiente lavorativo o negli spazi privati
o ludici, l'ipersensibilità rende la vita più
difficile e dolorosa.
Gli studiosi invitano
perciò ad utilizzare l'ossitocina solo in presenza
di patologie, situazioni nelle quali può essere
veramente di grande aiuto.
Una sintesi dei dettagli
di come è stata realizzata la ricerca è presente
nella
pagina in inglese di questo articolo.
Per saperne di più
Université Concordia
Marco Dal Negro |