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In gravidanza la flora batterica è connessa con i parti prematuri (04/11/2015)

Il rischio di un parto prematuro è legato alla composizione della flora batterica vaginale durante la gravidanza: specifici cambiamenti nella composizione corrispondono ad incrementi del rischio.
Lo ha dimostrato uno studio della Stanford University School of Medicine, che ha seguito e controllato con cadenza settimanale, per tutta la gravidanza, la composizione della flora batterica di un gruppo di gestanti.

David Relman, MD, professore di medicina, di microbiologia ed immunologia alla Stanford, responsabile delle malattie infettive al Veterans Affairs Palo Alto Health Care System ed autore anziano di questo lavoro, spiega che quando è iniziato lo studio si sapeva molto poco sugli eventuali cambiamenti della flora batterica del corpo durante la gravidanza e le rispettive modalità.

Il gruppo di studio di David Relman ha seguito 49 gestanti, 15 delle quali hanno partorito prematuramente, con analisi settimanali durante tutta la gravidanza, e mensili per un anno dopo il parto, definendo così la composizione della flora batterica della vagina, dell'intestino, della saliva e delle gengive.

E' risultato che la flora microbica vaginale era classificabile secondo 5 modelli.
Durante la gravidanza nella maggior parte delle donne la flora batterica delle diverse zone non ha mostrato cambiamenti significativi, fatto risultato strano, visti i grandi cambiamenti nel resto del corpo.

 

Quattro modelli su cinque sono apparsi caratterizzati da modeste diversità, con la prevalenza di diversi tipi di lactobacillus, già associati con la salute della donna. Nessuno di questi modelli è stato collegato allo studio sui parti prematuri.

Il restante modello, caratterizzato da una grande diversificazione batterica, con alti livelli di gardnerella, di batteri ureaplasma e bassi livelli di lactobacillus, è risultato collegato con un maggiore rischio di parto prematuro, specialmente se la durata di questo tipo di configurazione batterica è stata di varie settimane.

Dalla ricerca è anche emerso che dopo il parto la composizione della flora batterica cambia in tutte le donne con parto prematuro o regolare, cesareo o naturale. I cambiamenti rimangono tendenzialmente almeno fino ad un anno dal parto.

Daniel DiGiulio, MD, ricercatore associato, formatore clinico di medicina e responsabile di questo studio, nota che i batteri sono stati sempre visti come elemento negativo, ma ora viene riconosciuto che le comunità di microbi che popolano il nostro organismo svolgono anche molte funzioni benefiche.

Per saperne di più
PNAS
Temporal and spatial variation of the human microbiota during pregnancy
Link...

Stanford University School of Medicine
https://med.stanford.edu/

Marco Dal Negro

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