Lo stesso set di DNA non codificante, composto da
una sorta di amplificatori genetici contribuisce
allo sviluppo sia degli arti che del pene. Uno
studio pubblicato ieri su Developmental Cell spiega
come questi amplificatori controllano l'espressione
dei geni per entrambe le strutture.
Anolis lizard embryo expression of the hindlimb/phallus
gene Tbx4 (purple stain) - Credit Carlos R. Infante
La scoperta è il
risultato di un confronto del patrimonio genetico di
numerose specie realizzato dal gruppo di Douglas
Menke, dell'università della Georgia.
Esaminando i parametri degli amplificatori delle
attività embrionali relative agli arti ed ai
genitali nei topi ed in rettili con le zampe, i
ricercatori hanno scoperto che durante la formazione
di entrambe le appendici venivano attivati i
medesimi amplificatori, in entrambe le specie.
Testando sui topi le due
versioni degli stessi amplificatori, quella dei
rettili con le zampe e quella di alcuni serpenti,
gli studiosi hanno visto che la prima stimolava
l'espressione dei geni relativi alla crescita sia
degli arti che degli organi sessuali, mentre quella
dei serpenti stimolava solo l'espressione dei geni
relativi alla crescita degli organi sessuali.
Per saperne di più
Developmental Cell, Infante et al.: "Shared Enhancer
Activity in the Limbs and Phallus and Functional
Divergence of a Limb-Genital cis-Regulatory Element
in Snakes"
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Marco Dal Negro |