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Quattro batteri della flora intestinale riducono il rischio di asma (12/10/2015)

La composizione della flora batterica intestinale nei primi tre mesi di vita condiziona il rischio di soffrire di asma in seguito.
Un nuovo studio ha riguardato più di 300 famiglie che hanno partecipato al Canadian Healthy Infant Longitudinal Development (CHILD) Study e quanto scoperto contribuisce a supportare la tesi che sostiene di non esagerare con la disinfezione e la pulizia dell'ambiente in cui viviamo. Il problema riguarda le classi che vivono maggiormente nel benessere e che tendono a tenere tutto troppo disinfettato ed asettico, impedendo così il prezioso contatto con germi e batteri patogeni, che rappresenta un passaggio fondamentale per la formazione ed il rafforzamento del sistema immunitario delle persone, primi fra tutti i bambini.

B. Brett Finlay, professore ai Michael Smith Laboratories ed ai dipertimenti di microbiologia & immunologia, biochimica e biologia molecolare alla University of British Columbia (UBC) ha formulato l'ipotesi che i batteri della flora intestinale abbiano un ruolo nell'asma, in particolare quando il neonato sviluppa il sistema immunitario.

I ricercatori hanno analizzato i batteri contenuti in campioni fecali di 319 bambini coinvolti nello studio CHILD (Canadian Healthy Infant Longitudinal Development) ed hanno trovato che nei bambini di 3 mesi a rischio di asma, c'erano bassi livelli di 4 batteri specifici della flora intestinale.

La maggior parte dei bambini acquisisce naturalmente dall'ambiente questi quattro batteri: Faecalibacterium, Lachnospira, Veillonella e Rothia, che insieme vengono chiamati FLVR. Ma alcuni bimbi non lo fanno, per diversi fattori.

 

All'età di 1 anno i ricercatori hanno trovato minori differenze nei livelli degli FLVR, e questo significa che i primi 3 mesi sono un periodo cruciale per la formazione e la strutturazione del sistema immunitario dei bambini.

I ricercatori hanno confermato questa scoperta sui topi, vedendo che inoculando ai neonati i batteri FLVR, questi sviluppavano più difficilmente l'asma.

Questo porta a pensare che intervenendo nei primi 100 giorni di vita di un bambino che sia carente di questi batteri si potrebbe contribuire a proteggerlo dal rischio di sviluppare l'asma.
Ora si tratta di approfondire la scoperta.

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Per saperne di più
The study published in Science Translational Medicine
Early infancy microbial and metabolic alterations affect risk of childhood asthma.
http://stm.sciencemag.org/content/7/307/307ra152

The University of British Columbia

Marco Dal Negro

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